MESSINA – Primi meritati tre punti per il Messina, che nel match di esordio supera 3-1 il Siracusa al “Franco Scoglio”. Segnali positivi per Sasà Marra, che ha visto una squadra vogliosa di ottenere i tre punti, la medicina migliore dopo il caos dei giorni scorsi. Mattatore della serata è stato Demiro Pozzebon, che dopo la prodezza di Siena all’esordio ufficiale in Coppa Italia, ha messo a segno una pesantissima doppietta nonostante il rigore fallito a 10 minuti dalla fine quando ancora il risultato era fermo sll’1-1. Dall’altra parte c’è stato un Siracusa timido, povero di idee e poco incisivo negli ultimi 16 metri. Ai ragazzi guidati da Gianluca Cristaldi, che in panchina ha sotituito lo squalificato Sottil, va riconosciuto di aver raggiunto il pari con Valente al 60′ in una delle poche sortite offensive degne di nota, afruttando una clamorosa indecisione di Russo. Sasà Marra però ha di che essere soddisfatto, perchè la squadra sotto il profilo nervoso ha dato segnali incoraggianti.
“È stata una settimana molto intensa – ha dichiarato Marra – . Averla chiusa con un risultato del genere ci fa ben sperare. È normale che in una partita ci siano fasi buone ed altre meno. Avevo chiesto ai ragazzi di rischiare il meno possibile nel primo tempo, in cui siamo stati compatti e siamo andati in vantaggio. Nella ripresa siamo stati meno incisivi in avanti e ci siamo disuniti. Subivamo il loro palleggio alto, soprattutto sugli esterni. Da uno di questi cross è arrivato uno scontro con il portiere: a mio avviso ci stava il fallo, solitamente vengono fischiati. Invece è arrivato l’1-1. Ad ogni modo non abbiamo concesso particolari conclusioni”.
Il Messina ieri ha colpito anche per la duttilità tattica che l’ha portato a cambiare abito a partita in corso: “Siamo passati al 3-5-2, con Madonia in mezzo al campo e la squadra ha chiuso tutti i varchi. Bisogna ringraziare la nostra retroguardia: Palumbo non giocava da tanto tempo, mentre De Vito era fuori ruolo. Abbiamo mostrato di essere già squadra. Pozzebon è stato bravo soprattutto dopo il rigore sbagliato. È un attaccante di potenza, che ha bisogno di spazio. Dopo l’errore ha saputo reagire, quello che chiedo sempre. Si è preso la squadra sulle spalle”.
Per l’attaccante romano esordio migliore non ci poteva proprio essere e il suo pensiero è già al derby con la Reggina: “Sono contento perché i due gol sono valsi i tre punti dopo un mese di difficoltà. Peraltro li abbiamo ottenuti davanti alla nostra gente, davvero una bella soddisfazione. Se ho fallito il secondo rigore è dipeso dall’aspetto psicologico, il portiere ha intuito che potessi aprire il tiro e ha respinto il pallone. Poco dopo, però, sono riuscito a buttarla dentro per il nuovo vantaggio. Oggi volevo conquistare i tre punti, non sarei stato affatto contento del pareggio, anche perché meritavamo questo successo. Eravamo abituati con l’allenatore precedente ed ora dobbiamo assimilare le idee del nuovo. In avanti dobbiamo cercarci maggiormente, ma ci sono state comunque belle trame”.
Il futuro societario però continua a tenere banco. Ieri in tribuna al “Franco Scoglio” non era difficile scorgere la figura di Giorgio Corona, indicato come possibile nuovo dirigente qualora il Messina finisse nelle mani dell’imprenditore catanese Franco Proto: “Sono qui innanzitutto da tifoso – ha spiegato – ho fatto l’abbonamento e cerco di sfruttarlo ogni volta che posso magari portando allo stadio i miei figli. Questa è una piazza a cui sono molto legato, mi piacerebbe vederla tornare ad alti livelli, esattamente la stessa cosa che vuole Franco Proto”.
Gianluca Cristaldi immaginava di festeggiare in modo diverso il ritorno del Siracusa tra i professionisti: “E’ stata una partita decisa in cui gli episodi hanno recitato un ruolo determinante – ha dichiarato – il Messina l’ha messa molto sul piano fisico e del temperamento, noi dopo l’1-0 ci siamo un pò sciolti anche perchè la condizione fisica, com’è logico, non è ancora delle migliori. Nonostante tutto siamo riusciti a rimetterla in piedi, abbiamo trovato il gol del pari che ci ha dato fiducia e si è visto, dato che abbiamo alzato il baricentro. Sinceramente a 10 minuti dalla fine in pochi avrebbero pronosticato un 3-1 finale. I due rigori? mi sembrano discutibili”.