Messina Denaro, "fuga di notizie": carabiniere e politico arrestati

Messina Denaro, Corona e scoop: arrestati carabiniere e politico

Una storia di dossier e fughe di notizie. Il re dei paparazzi è indagato

PALERMO – È una storia di scoop giornalistici “in vendita”, di dossier e documenti riservati sulla cattura di Matteo Messina Denaro, di “rivelazioni di segreti investigativi”. Le vicende del padrino trapanese si arricchiscono di un capitolo inaspettato e spunta, tra gli indagati, anche il nome di Fabrizio Corona. Il fotografo, però, si difende attraverso il suo legale.

La Direzione distrettuale antimafia di Palermo ha chiesto e ottenuto l’arresto di un carabiniere e di un consigliere comunale. Sono entrambi agli arresti domiciliari. Si tratta di Luigi Pirollo, 48 anni, in servizio al Nucleo operativo della compagnia di Mazara del Vallo, e del consigliere Giorgio Randazzo, 33 anni, ex Lega approdato in Fratelli d’Italia. Al primo viene contestato il reato di accesso abusivo al sistema informatico, rivelazione di segreto d’ufficio e ricettazione. Al secondo, solo la ricettazione di centinaia file degli investigatori. Ad arrestarli sono stati i militari dei Comandi provinciali di Palermo e Trapani.

Dopo la cattura del latitante trapanese, nel mese di febbraio Pirollo sarebbe entrato in possesso di atti riservati tra cui i piani operativi dei carabinieri del Ros che hanno ammanettato il latitante il 16 gennaio scorso, giorno in cui andò alla clinica La Maddalena di Palermo per un ciclo di chemioterapia. I piani contenevano i dettagli su alcuni interventi collaterali all’arresto. Ad esempio l’elenco degli obiettivi da perquisire. E contenevano pure alcuni verbali delle indagini sulla rete di fiancheggiatori del latitante.

Pirollo ne avrebbe parlato con il consigliere comunale in contatto con un giornalista. Quest’ultimo non ha abboccato e ha fatto una copia del materiale contenuto in un pen drive. Una volta aperti i 768 file divisi in in 14 cartelle, rimasto disorientato e un po’ impaurito, ne ha parlato con un poliziotto. L’agente ha indicato la sola strada percorribile: recarsi alla Procura della Repubblica. Così ha fatto. Il procuratore Maurizio de Lucia e l’aggiunto Paolo Guido lo hanno sentito a sommarie informazioni.

E Corona? Il noto personaggio dello spettacolo, indagato per tentata ricettazione, è stato intercettato mentre parlava di uno “scoop pazzesco” in possesso di “un consigliere comunale”, ottenuto grazie “a dei carabinieri” che volevano “vendersi il materiale”. Le intercettazioni erano iniziate quando l’ex re dei paparazzi era riuscito a recuperare i messaggi audio che Matteo Messina Denaro si scambiava in chat con un’amica durante le sedute di chemioterapia. Gli audio erano stati resi noti durante la trasmissione di Massimo Giletti, “Non è l’Arena”. Ed è a Corona che Pirollo e Randazzo avrebbero cercato di vendere lo “scoop pazzesco” a Corona. Sono in corso delle perquisizioni.


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