23 Maggio 2023, 11:02
2 min di lettura
AGRIGENTO – Trenta chili di cocaina per un valore di tre milioni di euro che, se venduta al dettaglio, avrebbe fatto lievitare il giro di affari anche a dieci milioni di euro. Maxi sequestro di polvere bianca ad Agrigento. Gli agenti della squadra mobile, con l’ausilio dei poliziotti delle volanti, hanno arrestato un corriere che trasportava in auto ben trenta chili di sostanza stupefacente.
Il blitz è scattato di notte, nei pressi del centro cittadino. Si tratta del più grande sequestro di cocaina mai effettuato in provincia. La droga, oleata con del detersivo per scongiurare il fiuto dei cani, era nascosta in alcune scatole nel bagagliaio dell’auto. Per il corriere sono scattate le manette e si sono aperte le porte del carcere in attesa della convalida del provvedimento.
L’inchiesta, coordinata dalla procura di Agrigento, accende una luce sul traffico di stupefacenti all’ombra della valle dei templi. La provincia si riscopre mercato florido di droga in cui operano organizzazioni strutturate, con rodati meccanismi e agganci di primo piano. Appena undici mesi fa, a Lampedusa, un altro carico di cocaina di ben 24 chilogrammi era stato rinvenuto in casa di un pregiudicato in quel momento ai domiciliari.
Tutti segnali che gli inquirenti hanno intercettato e che non bisogna sottovalutare anche in vista dell’appuntamento di Agrigento Capitale della Cultura quando, secondo le stime, arriveranno in città oltre due milioni di turisti. Ed è proprio in questo contesto che si inserisce l’appello del procuratore Salvatore Vella: “Teniamo gli occhi aperti perché con Agrigento 2025 si possono apparecchiare diverse tavole. La città di Agrigento racconta anche queste dinamiche e la provincia ha notevoli potenzialità criminali. Oggi vogliamo dire ai cittadini che noi ci siamo, sia per le strade che dentro gli uffici pubblici”.
Alle parole del procuratore seguono quelle del vicequestore aggiunto Giovanni Minardi, capo della Squadra mobile di Agrigento: “L’indagine è un mix di conoscenza del territorio e raccolta di informazioni. Non si tratta di sprovveduti ma di una organizzazione di professionisti. Il carico di cocaina, probabilmente, doveva essere nuovamente distribuito e rifornire altre piazze di spaccio in Sicilia. Trenta chili è un quantitativo importante, numeri importanti. L’attività investigativa comunque non si ferma, anzi prosegue”.
Pubblicato il
23 Maggio 2023, 11:02