CATANIA – “Una scelta ponderata, pensata. Che Nasce dal disprezzo per la vecchia politica. Ci sono delle vecchie prassi in cui noi cittadini non ci rivediamo più. La gente è stanca. È come se si fosse creato un muro tra cittadini e politica”. Rabbia. Ma anche volontà di cambiamento. Così Antonio Mazzeo, siciliano di Bronte, spiega la scelta di salire sul carroccio. Una candidatura in tandem con il mentore Angelo Attaguile, deputato eletto per l’Mpa nelle fila del Pdl, iscritto poi al gruppo parlamentare Lega Nord e Autonomie. Il primo è in lizza nel collegio Sicilia e Sardegna; il secondo ha optato invece per l’Italia meridionale.
E allora, cosa avete in cantiere?
“Stiamo portando avanti delle battaglie serie. Che vanno in primo luogo verso l’uscita dall’euro e dalla moneta unica. Secondo il nostro punto di vista, e non solo il nostro, ma anche quello di illustri premi nobel, questa opzione porterà dei grandi vantaggi, soprattutto a noi italiani”.
Il “Basta euro” è già nel simbolo. Cosa volete ancora?
“Siamo poi contro la lotta all’immigrazione clandestina. Siamo garantisti rispetto ai nostri territori. Da siciliano, punto in primo luogo alla Sicilia”.
Certo.
“C’è poi da cancellare la legge-Forneo, che negli ultimi anni ha portato un disastro totale. La questione degli esodati è indicativa. C’è poi da cancellare la legge Merlin del 1956. In questa battaglia vinceremo. E porteremo in alto la bandiera dell’autonomia”.
Autonomia in Sicilia è però sinonimo di Raffaele Lombardo. Attaguile, inoltre, negli ultimi anni si è avvicinato a lui.
“L’autonomia fa rima con tutte quelle persone che vogliono essere libere da un potere centrale. La vecchia politica non m’interessa. Mettiamola da parte”.
Attaguile è un esponente della vecchia o della nuova politica?
“Della nuova. Sicuramente. Lo dimostra il fatto che è stato eletto con il Pdl, ma è passato poi al progetto Lega e Autonomia. Questo perché ha dei valori”.
L’elettorato locale ha compreso il progetto leghista?
“In Sicilia ci sarà un ottimo risultato. Movimento di protesta, sì. Ma al contrario del Cinque stelle, che sa dire solo no, abbiamo idee e concretezza. La nostra Padania è la Sicilia”.
E Rosario Crocetta?
“L’immobilismo totale”.
Per il futuro?
“Ci struttureremo. Andremo anche su Messina e Palermo. La Lega appassiona soprattutto i più giovani”.
Sul campo delle alleanze, invece?
“Restiamo nel centrodestra. Ma valuteremo tutto le idee, senza rancori e senza pregiudizi”.
