Siete l'unico giornale che segue questa vicenda puntiualmente, senza fare sconti, mostrando quel coraggio e impegno di cui i siciliani hanno bisogno per sperare di riportare la poltica ai valori dell'onestà, competenza e impegno, senza i quali questa terrà continuerà nel suo sottosviluppo morale, cultururale e sociale, per cui i giovani migliori continueranno a scappare e chi resta si lamenta, si rassegna, si adegua.


…”e speriamo che in questa scuola non cadano calcinacci sulla testa dei bambini prima o poi “. Il termine della frase.
Dopo gli ultimi avvenimenti di corruttela in diverse regioni d’ Italia, saliti in questi giorni alla ribalta della cronaca, sembra che il tempo si sia fermato, e di essere ritornati in piena tangentopoli. Da allora molta acqua (della politica), sebbene anche torbida, è passata sotto i ponti, ma i corsi storici sembrano essere più presenti e attuali che mai, senza alcuna discontinuità nel modus operandi con il passato e senza alcun intervallo temporale. La corruzione investe in maniera capillare larghe fette della società con perdite economiche non indifferenti per le casse dello stato; non va assolutamente sottovalutata ma va combattuta in maniera intransigente e oggi con un impegno improcrastinabile, con una ferma condanna e decisa presa di posizione etica all’ interno dei partiti, senza tentennamenti di sorta; inoltre in ambito giudiziario con una applicazione della pena certa e severa, con la mancata prescrizione del reato, con il sequestro immediato del patrimonio economico finanziario e immobiliare del reo e correo , anche se appartenenti a soggetti terzi (familiari ecc..). La certezza della pena e le misure anti corruzione da sole non riusciranno mai a estirpare questo cancro ormai metastatizzato nella pubblica amministrazione e nella politica italiana, ma solo e soprattutto con un impegno etico costante da parte di tutti i partiti si potranno recidere i tentacoli che legano le mafie, imprenditori, e politici senza scrupoli, in modo da rendere sempre più trasparente il mondo nebuloso degli appalti. Paolo Caruso (PALERMO)