Protesi scadenti | per pazienti anziani - Live Sicilia

Protesi scadenti | per pazienti anziani

"Reclutavano" gli anziani ai quali impiantavano i dispositivi in cambio di soldi, regali e cene di lusso.

MEDICI IN MANETTE
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“La protesi, detto tra noi, fa cagare (…) fa veramente cagare, mangia un sacco di osso”. È così che due dei medici arrestati nell’inchiesta, coordinata dai pm di Monza e condotta dal Nucleo di polizia tributaria della Gdf, su un giro di mazzette nella sanità, esprimevano “valutazioni negative in ordine alla qualità delle protesi Ceraver” che avrebbero sponsorizzato e fatto acquistare dagli ospedali in cambio di tangenti da parte della società produttrice. Al telefono in questa intercettazione del 27 novembre 2014 Marco Valadè, chirurgo del Policlinico di Monza, e Fabio Bestetti, anche lui prima chirurgo del Policlinico monzese e poi al GB Mangioni Hospital di Lecco. 

Dodici sono gli arrestati (3 sono chirurghi specialisti). Per altri nove (6 specialisti e 3 medici di base) sono scattati i domiciliari. Loro davano il via libera all’uso di protesi di scarsa qualità, loro “reclutavano” gli anziani ai quali impiantavano i dispositivi in cambio di soldi, regali e cene di lusso. Sei dei medici di base coinvolti sono stati sospesi dall’esercizio dell’attività in convenzione con il Servizio sanitario. In carcere sono finiti anche il responsabile commerciale e un agente di zona della società Ceraver, anche l’azienda è stata indagata in base alla legge sulla responsabilità amministrativa degli enti.

PRECISAZIONE DEL G.B. MANGIONI HOSPITAL

NOTA STAMPA
In relazione alla notizia pubblicata sull’indagine svolta dal Nucleo di Polizia Tributaria di Milano e coordinata dalla Procura della Repubblica di Monza, incentrata sulla possibile esistenza di un meccanismo corruttivo – che coinvolgerebbe diversi ospedali –  riconducibile ad alcuni rappresentanti di una società produttrice di protesi, il G.B Mangioni Hospital di Lecco dichiara di essere totalmente estraneo ai fatti.
Per la fornitura di presidi sanitari e materiale protesico, il G.B Mangioni Hospital – come tutte le strutture sanitarie GVM – ha sempre fatto affidamento al centrale acquisiti di GVM Care & Research, gruppo al quale appartiene l’ospedale di Lecco, che garantisce che i materiali acquistati provengano sempre da una filiera di qualità, sicura e controllata in ogni singola fase.
La struttura non ha mai acquistato – direttamente o indirettamente – nessuna protesi dalla società sotto inchiesta (Ceraver), operando sempre nel massimo rispetto delle normative e procedure stabilite dal Ministero della Salute.

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