PALERMO – Il Tar di Palermo annulla l’esclusione di un’azienda dalla gara da quasi 44 milioni per la fornitura “chiavi in mano” di cinque treni all’assessorato regionale ai Trasporti. Con una decisione depositata venerdì (ordinanza 2255/2014, presidente Filippo Giamportone, primo referendario ed estensore Anna Pignataro, consigliere Roberto Valenti), il tribunale amministrativo ha accolto la richiesta di sospensiva formulata dall’azienda polacca NewAg, difesa da Carlo Comandé, che era stata esclusa dalla gara.
L’azienda era stata esclusa perché, secondo la commissione di gara, il plico con l’offerta era a rischio manomissione. A destare il sospetto, la chiusura con pezzi di scotch e nastro isolante senza firme. Per i giudici amministrativi, però, “la stazione appaltante non ha dimostrato, né in sede di gara, né in giudizio, che le rilevate irregolarità relative alla chiusura dei plichi, si siano tradotte, alla luce delle circostanze concrete, nella violazione della segretezza dell’offerta”. Risultato: la gara si deve rifare. E la Regione dovrà anche pagare le spese legali.
Tutto da rifare per l'appalto da 44 milioni.
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