Meningite, caso sospetto a Palermo | Tensioni in una scuola elementare - Live Sicilia

Meningite, caso sospetto a Palermo | Tensioni in una scuola elementare

L'istituto comprensivo Giotto-Borsellino di Palermo

La notizia si è diffusa nelle chat dei genitori. I medici stanno facendo gli accertamenti.

Una bimba ricoverata
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PALERMO – Un malore, poi l’allarme e il trasporto in ospedale. All’istituto comprensivo Giotto-Borsellino è psicosi dopo quello che è successo ad una bambina di sei anni: durante l’ora di Religione stava per perdere i sensi e tra i genitori si è diffusa la notizia di un presunto caso di meningite. Il risultato è un’assenza massiccia degli alunni oggi, in entrambi i plessi, sia Borsellino che Cipolla, in quest’ultimo si trova la classe frequentata dal fratellino.

Nel frattempo, ieri, la piccola è stata prima trasportata all’ospedale Cervello, ma non c’era posto in Rianimazione ed è stata poi trasferita a Messina in elisoccorso per essere sottoposta a tutti gli accertamenti del caso: è ricoverata al Policlinico. La direzione sanitaria del Policlinico di Messina spiega che “ancora si tratta di una sospetta meningite” che sono in corso “tutti gli esami necessari per capire se è confermata questa patologia e di che ceppo si tratta”. “Ci siamo attivati – aggiunge – come prevede in questo caso il protocollo. Le condizioni della bambina sono stabili”.

Un allarme immotivato, però, secondo il preside Giovanni Cigna, quello dei genitori che oggi non hanno portato i figli a scuola: “Siamo in costante contatto con il padre – spiega – che stamattina ci ha riferito che la meningite è stata esclusa. Ci sono tutti gli accertamenti in corso, ma non c’è motivo di tenere i bambini a casa, perché anche nel caso in cui si fosse trattato di meningite, la profilassi precauzionale avrebbe dovuto riguardare soltanto chi è stato in diretto contatto con l’alunna”.

“Ieri – aggiunge il preside – quando l’insegnante si è accorta che la bambina stava per perdere i sensi, abbiamo subito avvisato i genitori e il 118. Già ai cancelli avevo rassicurato gli altri genitori, ma purtroppo il panico si è poi diffuso anche tramite le chat e i social network”. Del caso, nel frattempo, è stata informata anche l’Asp che sta monitorando la situazione ed è in attesa dei risultati degli esami già effettuati. 

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