Sarà “massiccia” in tutti i tribunali italiani l’adesione dell’avvocatura mercoledì prossimo alla giornata di astensione dalle udienze e dall’attività giudiziaria indetta per sollecitare l’approvazione della riforma della professione forense e il “no”a modifiche che indeboliscano il testo approvato dalla Commissione Giustizia del Senato. La previsione è dell’Organismo unitario dell’Avvocatura, dopo la riunione di sabato scorso con i rappresentanti dei Consigli degli Ordini di tutta Italia, delle associazioni forensi (UCPI,UNCC,AIGA,ANF,AIAF,UNCAT,UIF,ALP) e con la partecipazione del Consiglio Nazionale Forense. E della “massiccia” partecipazione dei penalisti alla protesta è convinta l’Unione delle Camere penali, certa anche della riuscita della manifestazione nazionale che si terrà lo stesso giorno al teatro Capranica a Roma. “La riforma sia approvata senza tradire i principi che hanno ispirato il testo licenziato dalla Commissione Giustizia del Senato”, chiede il presidente dell’Oua Maurizio De Tilla, convinto che solo così “avremo un’avvocatura più moderna, con un accesso più rigoroso ( non è pensabile che ci siano oltre 230 mila avvocati in Italia), e una formazione specialistica più efficace”; insomma “una professione proiettata solo ed esclusivamente alla tutela dei diritti dei cittadini”. E invece “siamo ancorati ad un ordinamento vecchio che non ci consente di essere competitivi e abbiamo subito le false liberalizzazioni della legge Bersani, che, ora, in tempo di crisi, hanno mostrato tutti i loro limiti”. L’approvazione della riforma sia “celere”, dice il presidente dell’Unione delle Camere penali Oreste Dominioni, che ribadisce “l’assoluta indisponibilità a cedere a norme di accesso e di controllo del percorso professionale di minor rigore rispetto a quanto già approvato dalla Commissione Giustizia del Senato”.”Necessaria ed urgente – è una vera riforma che, ponendo come suo baricentro la qualità della prestazione professionale, introduca seri meccanismi di accesso alla professione, rigorosi percorsi di specializzazione, verifiche sulla preparazione e sull’effettività dell’esercizio dell’attività professionale nonché sulla correttezza deontologica del professionista”.
Partecipa al dibattito: commenta questo articolo