Messina, Briatore: "Sì al ponte ma ci vogliono anche strade e autostrade" - Live Sicilia

Messina, Briatore: “Sì al ponte ma ci vogliono anche strade e autostrade”

Le parole dell'imprenditore e le parole di Damante
L'INFRASTRUTTURA
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MESSINA – “Il ponte sullo Stretto? “Sicuramente dà lavoro. Credo, se tutto è fatto bene e se tutte le infrastrutture sono fatte bene, che potrebbe avere senso”. Così Flavio Briatore, ospite questa mattina di ReStart, il programma di Rai3 condotto da Annalisa Bruchi, è intervenuto sul progetto del ponte sullo stretto di Messina. “Poi tecnicamente – ha proseguito Briatore – quando il ponte arriva in un posto ci vogliono le autostrade e le strade. Non è solo fare un ponte, vuol dire fare le infrastrutture adeguate. Sicuramente darebbe lavoro a un mucchio di gente. Sicuramente unisce due regioni d’Italia e unisce il sud”.

Damante, M5S: “Rischiamo di perdere i fondi”

“Il timore di perdere le risorse del Pnrr e del Fondo coesione per far posto all’opera faraonica del Ponte sullo Stretto targata Salvini si fa più concreto e a rimetterci, come al solito, sono i cittadini siciliani e calabresi”. Lo scrive in una nota la senatrice del Movimento 5 Stelle Ketty Damante. “L’amministratore delegato della società Stretto di Messina Piertro Ciucci presenterà a breve l’elenco dei terreni da espropriare su entrambe le sponde e – prosegue – questo metterà a rischio i progetti per i quali tanto avevamo lavorato. Si tratta di sacrificare interventi già finanziati e che oggi, con il Ponte da Salvini che forse non vedrà mai la luce, potrebbero essere accantonati e quindi persi”. “I diritti essenziali di migliaia di cittadini, fette di territorio sottoposti a vincolo, senza dimenticare il diritto all’abitare di residenti nelle zone individuate per la costruzione del Ponte da esproriare passano in secondo piano. I cittadini hanno bisogno di strade e autostrade sicure, ferrovie efficienti prima di ogni altra cosa”, conclude la senatrice pentastellata.

Interviene il sottosegretario Siracusano

“Il presidente Silvio Berlusconi aveva avviato la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina tra il 2001 e il 2006. C’era tutto: progetto definitivo e cantierabile, e autorizzazioni ottenute a tutti i livelli. Oggi, dopo il decreto Ponte, stiamo andando così veloci proprio grazie al lavoro fatto in quegli anni”. Lo ha detto Matilde Siracusano, sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento e deputata di Forza Italia, intervenendo a “Tagadà”, su La7. “Purtroppo non abbiamo ancora il Ponte sullo Stretto perché prima Prodi e poi Monti ne hanno bloccato la realizzazione. Questa grande opera che in qualsiasi altra parte del mondo sarebbe stata vissuta come un’opportunità, da noi è diventata una questione ideologica, un argomento di lotta politica. È svilente il fatto che nel 2024 ci sia ancora qualcuno che pensi che un’infrastruttura possa essere di destra o di sinistra. Questo governo crede nel progresso, vuole realizzare il Ponte, vuole portare in Sicilia e in Calabria sviluppo, occupazione, turismo e occasioni per nuovi investimenti. Chi vuole il perenne immobilismo e tifa per l’oscurantismo rimarrà deluso”.


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