MAZARA DEL VALLO (TP) – “Matteo Messina denaro ha avuto tutto il tempo per organizzare la sua successione: a chi andrà il suo scettro? Le sue ricchezze? Ma, soprattutto, il suo patrimonio immateriale immenso che è il potere di ricatto?”.
Lo ha detto a Mazara del Vallo il magistrato Massimo Russo, oggi sostituto procuratore presso il Tribunale dei minori a Palermo.
Il magistrato di origini mazaresi, per 13 anni è stato in servizio come Pm con Paolo Borsellino nella Procura di Marsala e presso la Direzione distrettuale antimafia di Palermo.
Russo, originario proprio di Mazara del Vallo, si è occupato a lungo della mafia trapanese. Domenica sera sul lungomare della città si è svolta la ‘cena dei mille’ per festeggiare la cattura del boss dopo 30 anni di latitanza.
“La massiccia partecipazione a questa iniziativa è la festa di un popolo che gioisce, che sa fare memoria, consapevole che la storia della mafia è contrassegnata da azioni e reazioni da parte dello Stato”, ha concluso il magistrato.