Messina Denaro "come uno yogurt in frigorifero. Luppino non è mafioso" - Live Sicilia

Messina Denaro “come uno yogurt in frigorifero. Luppino non è mafioso”

Il processo all'autista del padrino

PALERRMO – La condanna sì, ma non per associazione mafiosa. Il legale di Giovanni Luppino, l’autista di Matteo Messina Denaro, ritiene che il reato contestato debba essere derubricato in concorso esterno. La Procura di Palermo ha chiesto la condanna a 14 anni e 4 mesi.

Troppi, secondo l’avvocato Jimmy D’Azzò. Non nega – i dati sono incontrovertibili – che Luppino abbia aiutato Messina Denaro (sono stati arrestati insieme davanti alla clinica La Maddalena). Nega però che l’imputato sia un mafioso. La difesa parte dal presupposto che è stato lo stesso padrino di Castelvetrano a spiegare di non avere “mischiato la malattia con la mafiosità perché non spuntavo da nessuna parte appena le mischiavo”. Il legale usa una metafora: “Se lo avesse fatto sarebbe durato quanto uno yogurt in frigorifero, prima poi scade”.

Secondo l’avvocato D’Azzò, inoltre, non c’è prova che dal sopraggiungere della malattia Messina Denaro abbia continuato ad esercitare il potere mafioso. È vero, Luppino, a cui sono stati arrestati i due figli, ha aiutato Messina Denaro in quanto uomo malato e non perché era un capomafia. Si torna in aula il 21 febbraio. La parola passa al secondo legale dell’imputato, l’avvocato Giuseppe Ferro.


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