MESSINA – Una settimana così Sasà Marra la sognava da tempo. Il blitz al “Ceravolo” ha sicuramente restituito serenità all’itero ambiente giallorosso, in attesa di preparare l’importante sfida contro la Paganese degli ex Gianluca Grassadonia e Fabrizio Ferrigno. Quella contro gli azzurrostellati è una vera e propria sfida contro la cabala per un Messina che nei sei precedenti totali tra le due formazioni, non è mai riuscito a vincere contro i campani. Dare continuità al colpaccio di Catanzaro darebbe un’altra puntellata ad una classifica che dopo la gara con il Foggia si era fatta antipatica. Proprio nella sfortunata sfida contro i pugliesi il Messina ha compreso di avere delle potenzialità, dei numeri che certamente saranno utili per il proseguo della stagione, anche contro avversari più quotati.
In Calabria invece i ragazzi di Marra hanno indossato l’elmetto calandosi perfettamente in una partita scorbutica, capendo che era giunto il momento della sostanza e non della forma. Un doppio volto che fa capire come i peloritani abbiano la capacità e la bravura di sapersi adattare alla situazione e al tipo di partita. Non vi è dubbio che l’uomo in più di cui ha potuto disporre nelle ultime due gare il tecnico campano, sia quel Manuel Mancini poi risultato decisivo nella trasferta catanzarese. Dopo la sconfitta nel derby con la Reggina, ma soprattutto per via delle numerose assenze nel settore difensivo, Marra affrettò il passaggio al 3-5-2, suo marchio di fabbrica, senza però ottenere grossi risultati. A togliere dall’imbarazzo il tecnico ci ha pensato il giocatore romano tornato in riva allo Stretto dopo la sfortunata esperienza di due stagioni fa, conclusa con la retrocessione in Serie D prima della riammissione della società giallorossa tra i professionisti.
L’ex Verona e Salernitana si è rimesso in gioco dopo essere rimasto senza squadra in seguito alla fine del suo rapporto con il L’Aquila. Su di lui si è fiondato il Messina, che così ha dato in mano a Marra un giocatore duttile che il tecnico sta adoperando nel suo ruolo naturale, vale a dire dietro le punte. A togliere il sonno all’ex tecnico dell’Aversa Normanna continuano ad essere i problemi difensivi, con un reparto veramente ridotto all’osso. Palumbo questa settimana si è allenato con il gruppo, Ionut contro i campani dovrebbe rientrare, anche se questa settimana non sono mancati i problemi per Akrapovic che nelle ultime due gare ha fatto vedere di potersi ben disimpegnare nel ruolo di terzino. Saranno valutate anche le condizioni di Foresta, stantuffo inesauribile capace di dare qualità e rapidità alla manovra, sicuramente una delle note più liete di questo Messina che non vuole fermarsi proprio sul più bello.