MESSINA – E’ il momento più difficile da quando ha assunto la guida societaria del Messina, ma Pietro Lo Monaco non getta la spugna. Se le sconfitte con Matera e Paganese erano state intepretate con un po’ di leggerezza, la debacle contro la Casertana non può e non deve lasciare indefferente la proprietà: “Siamo mortificati tutti, dal primo all’ultimo componente dello staff tecnico, della squadra e della dirigenza – ha commentato -. La sconfitta è un fattore del calcio, ma non è possibile subire dieci gol in due mezze partite. A voler invertire i ruoli, se chiedessimo di giocare contro una squadra del campionato d’Eccellenza non riusciremmo a fare cinque gol in un tempo. Però adesso dobbiamo reagire e dobbiamo dimostrare che il Messina è diverso, che ci può essere una via di mezzo tra l’euforia dopo Reggio Calabria e le batoste prese nelle ultime settimane”.
Guardare al futuro con fiducia ma realismo è davvero compito arduo, tuttavia Lo Monaco rilancia le ambizioni del suo Messina: “Sappiamo che per approdare in Serie B ci vogliono due o tre anni – ha dichiarato – quindi il nostro obbiettivo è e resta la salvezza. Spesso non si capisce il significato di questa parola, visto che salvarsi vuol dure anche soffrire e passare da momenti bui durante la stagione, sempre tenendo ben in mente che sconfitte come quelle con Matera e Casertana non devono accadere mai più”.
La politica dei prezzi dei tagliandi a venti euro ha fatto storcere il muso a più di qualche tifoso, ma questo era ben chiaro: “Mettere il biglietto d’ingresso a venti euro era un modo per incentivare il tifoso ad abbonarsi. Rimetteremo i biglietti a prezzi più alla portata già a partire dalla gara con il Lecce”.