MESSINA – Una banda specializzata in furti in abitazioni a Messina è stata sgominata dalla squadra mobile della città dello Stretto, che stamane all’alba ha eseguito 14 provvedimenti restrittivi con l’accusa associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti in abitazioni. L’organizzazione tra l’agosto ed il novembre del 2012 avrebbe compiuto 13 furti in appartamento, scassinando casseforti e portando via beni di ingente valore. Sette provvedimenti restrittivi sono in carcere, sei ai domiciliari. Una persona è destinataria di un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. In carcere, con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al furto, sono finiti Giacomo e Giovanni Nunnari, rispettivamente di 34 e 25 anni, Giuseppe Villari, di 35, Giuseppe Arena, di 38, Pietro Ruggeri, di 54, Tindaro Milazzo, di 29, Luigi Veltri, di 32. Gli arresti domiciliari sono stati disposti per Alberto Alleruzzo, di 33, Giovanni Farinella, di 29, Ivan Zoccoli, di 42, Salvatore Arena, di 41, Antonio Alia, di 24 anni, Giuseppe Arena, di 39. L’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria è stato disposto per Giovanni Privitera, di 34.
Durante le indagini gli agenti sono risaliti alla banda grazie a intercettazioni ambientali e telefoniche che hanno consentito nel tempo di decodificare i codici con i quali comunicavano i componenti l’organizzazione e di stabilire i ruoli di ciascuno. La banda parlava di “andare a pescare” o di “mangiare il melone dalla zia” per indicare luogo e vittime da derubare. Il primo furto risale al 7 agosto del 2012, quando due componenti del gruppo fallirono il colpo e tentarono la fuga. In quell’occasione uno dei due, Privitera, fu arrestato. Seguirono, tra l’agosto ed il novembre del 2012, 13 furti in abitazione, un colpo in in una casa di cura ed in un punto di ristoro.
(Fonte ANSA)