Anche sui citofoni catanesi |il codice dei ladri - Live Sicilia

Anche sui citofoni catanesi |il codice dei ladri

Pare proprio che sia più di una leggenda metropolitana. L'esistenza del "codice" utilizzato da alcuni topi di appartamento per comunicare tra loro, denunciata dalla trasmissione Le Iene qualche anno fa, è riscontrata anche a Catania.

Da leggenda a realtà
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Un segno evidente

CATANIA – Segni, simboli e codici per comunicare con i ladri. Sembra una delle tipiche leggende metropolitane, di cui ormai si parla da anni, eppure quelle che apparentemente potrebbero sembrare delle normali linee impresse sulle lastre dei citofoni, secondo molti,  celerebbero un significato ben preciso. Sono i segnali che sembrerebbero utilizzare alcuni membri di cominità rom per dare utili informazioni a chi fosse interessato a svaligiare un’abitazione. Se ne trovano un po’ dappertutto e ognuno darebbe preziose indicazioni al presunto ladro, proprio come una vera guida. Catania, in questo senso, non fa certo eccezione: camminando per strade che incrociano la centrale Via Androne, via Ughetti e via Roccaromana, ad esempio, si possono osservare numerosi palazzi con i citofoni “marchiati” con linee o segni che ricorrono in più di un’abitazione. Difficile che si tratti di una semplice coincidenza, soprattutto perché ognuno di questi simboli comunica qualcosa di ben preciso.

Segni in codice. La presenza di una “X” in prossimità del campanello indica un buon

Citofono con nastro adesivo

obiettivo, oppure tre rette parallele segnalano che la casa in questione è già stata visitata. In altri casi, l’autore dei segni avverte il “collega” della possibile presenza di polizia o carabinieri. In realtà, i possibili esempi sono numerosi ma, a questo, occorre aggiungere un dato ulteriore e non trascurabile: la presenza sui citofoni di pezzi di nastro adesivo attaccati in corrispondenza dei campanelli.

Escamotage per sapere i comportamenti dei cittadini. In che modo i malintenzionati riescono a carpire informazioni sugli abitanti della zona utilizzandole poi a loro danno? E’ semplice: basta osservare il loro comportamento durante la giornata. Le donne chiedono l’elemosina prevalentemente in prossimità di supermercati o negozi situati, solitamente, in prossimità delle abitazioni. Uomini che si improvvisano “musicisti” e che, attraversando le strade in lungo e in largo, hanno la cognizione delle abitudini di chi abita in zona.

I Rom sul territorio. A fronte di questo presunto sistema di pianificazione e programmazione di potenziali furti negli appartamenti, di netto distacco è la posizione dell’associazione Siculo Romena Si.RO. Onlus, con sede a Catania. A rispondere alle domande di LivesiciliaCatania è Anca Maria Polmolea, Delegato ai rapporti con la comunità Romena: “Non abbiamo avuto nessun episodio del genere – spiega a LivesiciliaCatania – almeno a quanto sappiamo e non ci hanno mai chiesto l’aiuto per l’assistenza legale. Se noi ne venissimo a conoscenza –  aggiunge – saremmo noi stessi a denunciare gli autori, perché noi siamo per l’assistenza dei più deboli a 360 gradi, siamo per l’assistenza di stranieri che arrivano in un territorio con l’intenzione di lavorare onestamente e d’inserirsi nel territorio in cui vivono”.

 


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