MESSINA – A Castellammare il Messina si ferma sul più bello, così la voce “punti in trasferta” resta ancora vuota. Dopo un primo tempo incoraggiante chiuso con i siciliani in vantaggio grazie al tocco sotto misura di Pozzebon al 25′, la Juve Stabia nella ripresa sfodera l’artiglieria pesante riuscendo a rimontare portandosi a casa i tre punti. E dire che il Messina la partita l’ha interpretata bene, incartando la squadra di Fontana che ad una netta supremazia territoriale non è riuscita a far corrispondere un adeguato numero di palle gol: eccezion fatta per il diagonale ravvicinato di Del Sante al 5′ neutralizzato con i piedi da Berardi c’è veramente ben poco. Dall’altra parte si sono visti dei peloritani compatti, aggressivi ma forse un pò troppo rinunciatari, anche se lo schema che porta al gol di Pozzebon è il sintomo che qualcosa su cui lavorare c’è. Dagli spogliatoi esce fuori una Juve Stabia senza guida tecnica, con Fontana allontanato a fine primo tempo, ma a trazione anteriore.
Gli ingressi di Kanoutè e Montalto nei primi 5 minuti spaccano la partita, con l’ex Casertana che ha tutto un altro passo rispetto a Mileto e soci. La splendida punizione di Marotta e il colpo di testa di Atamasov a due passi dalla rete sono il giusto epilogo per una gara che ha visto il Messina non uscire più dalla propria metà campo, finendo pure in dieci per il rosso diretto inflitto a Musacci al 64′ quando si era sull’1-1. Sasà Marra per la seconda trasferta consecutiva torna a casa a bocca asciutta, ma si tiene stretto il primo tempo ben interpretato dal suo Messina: “Questa partita è difficile da analizzare – ha dichiarato il tecnico ai microfoni di Radio Amore – Dispiace per il nuovo ko perché fuori casa non riusciamo a regalare punti ai nostri tifosi, che erano presenti a Castellammare per incitarci adeguatamente. I ragazzi si sono impegnati, hanno dato il massimo, ma la gara è stata decisa dagli episodi. A me non piace parlare degli arbitri. Nel primo tempo abbiamo limitato tantissimo una squadra importante e due o tre volte siamo ripartiti, ma non le abbiamo sfruttate. Nel secondo tempo è cambiato tanto nelle decisioni dell’arbitro o meglio nelle piccole decisioni e valutazioni che poi decidono la partita”.
Di positivo c’è una squadra apparsa più equilibrata rispetto alla gara con il Francavilla, ma a far preoccupare dev’essere anche la tenuta mentale di una squadra che ha terminato la gara in dieci per la seconda trasferta consecutiva, sempre per un rosso diretto. Se il “colpo di testa” di Milinkovic al “Granillo” poteva essere inserito nel cassetto dei peccati di gioventù, così non può essere per capitan Musacci che si è lasciato sfuggire qualche parolina di troppo all’indirizzo del direttore di gara. Ma anche in questo caso Sasà Marra non cerca alibi: “Non giustifico niente. In campo ci sono stato anche io e ci sono momenti in cui non riesci a gestire la tensione o il nervosismo. È normale che Musacci paga questo. La prestazione c’è stata, manca la tranquillità purtroppo. I tifosi dopo il derby e una partita del genere non saranno certo contenti. Per questo gruppo si è aperto un percorso nuovo, con allenatore e giocatori nuovi. Paghiamo i troppi infortuni (Rea, Ciccone e Palumbo, ndc) ma non cerco scusanti, che una piazza così importante non può accettare”.