PALERMO – L’assessore Andrea Messina mantiene il seggio all’ARS. Così ha stabilito il Tar. Il deputato regionale eletto tra le fila della Dc, nel collegio provinciale di Catania, aveva ottenuto 3.691 preferenze, a fronte dei 3.676 voti conseguiti dal candidato Giuseppe Marletta, primo dei non eletti nella stessa lista.
La guerra dei ricorsi
Il candidato Marletta ha proposto un ricorso elettorale, rilevando l’esiguità dello scarto con Messina (pari a 15 voti) e lamentando una serie di presunte irregolarità registratesi in taluni seggi elettorali. Messina, difeso dagli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, ha eccepito “l’inammissibilità e l’infondatezza del ricorso”.Gli avvocati Rubino e Impiduglia hanno, inoltre, proposto un ricorso incidentale volto a censurare talune irregolarità verificatesi a danno dell’assessore. Ma la storia non si ferma qui: Marletta ha poi proposto motivi aggiunti di ricorso, censurando ulteriori presunti errori commessi dall’Ufficio Centrale Circoscrizionale in relazione ai medesimi atti impugnati con il ricorso introduttivo del presente giudizio.Il TAR Sicilia con sentenza parziale, ha ritenuto irricevibili i motivi aggiunti di ricorso e inammissibili talune delle censure proposte, disponendo una verifica elettorale con riferimento a complessive 17 sezioni.
Le verifiche della Prefettura
Dalle operazioni portate avanti dalla Prefettura di Catania è emerso che l’Ufficio Centrale Circoscrizionale ha commesso degli errori di trascrizione nel riportare i voti risultanti dai verbali sezionali. Nello specifico, è emerso che – relativamente al Comune di Trecastagni (sezione 7) sono stati trascritti con riferimento a Messina 12 voti in meno rispetto a quelli conseguiti (e risultanti dal verbale sezionale), mentre al candidato Marletta sono stati trascritti 12 voti in più. Stessa storia al Comune di Camporotondo Etneo (sezione 3) -sono stati trascritti a Messina 7 voti in meno rispetto a quelli conseguiti (e risultanti dal verbale sezionale). Al Comune di Mascalucia (sezione 5) è stato trascritto A Messina un voto in meno rispetto a quelli conseguiti (e risultanti dal verbale sezionale), mentre al candidato Marletta è stato trascritto un voto in più. Dalla verifica emerge che i due candidati aumenterebbe da 15 a 48 voti.
Nel frattempo, Marletta ha richiesto al Tar un supplemento di istruttoria avente ad oggetto le tabelle di scrutinio con riferimento a tutte le sezioni in contestazione. In merito alla richiesta di parte ricorrente, gli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia hanno rilevato come la stessa fosse superflua al fine di decidere il ricorso. Infatti, il Tar, condividendo le eccezioni formulate dagli avvocati Rubino e Impiduglia, ha ritenuto ultronea la richiesta dell’avvoccato Marletta in quanto “nelle sezioni in cui entrambi gli esemplari dei verbali sezionali riportano il medesimo numero di voti, non è necessario alcun supplemento istruttorio.
Messina mantiene il seggio
Oggi è arrivata la sentenza del Tar: la verifica ha “consentito di accertare la fondatezza del ricorso incidentale” proposto dagli avvocati di Messina. Il Tribunale amministrativo ha dichiarato inammissibile il ricorso proposto da Marletta in considerazione del fatto che, anche nell’ipotesi di accoglimento del ricorso principale, lo scarto tra Messina e lo stesso Marletta non potrebbe essere colmato da quest’ultimo. Messina potrà mantenere la carica di Deputato Regionale continuare a sedere tra i banchi di sala d’Ercole.