PALERMO – “Dialogo” sulla riforma della dirigenza regionale ma “nel rispetto delle prerogative e dell’autonomia del governo”. L’assessore alla Funzione pubblica, Andrea Messina, sceglie il congresso regionale della Cisl Fp per tendere la mano al sindacato fermamente contrario alla fascia unica per i dirigenti della Regione.
Messina tende la mano alla Cisl
“La mia presenza qui testimonia il lavoro e la collaborazione che abbiamo portato avanti insieme in questi due anni di governo con la Cisl”, ha aggiunto Messina citando, tra i traguardi raggiunti, i rinnovi dei contratti dei dipendenti regionali ma anche le stabilizzazioni dei precari negli enti locali dell’Isola.
Riforma della dirigenza, il governo tornerà alla carica
La riforma della dirigenza, però, al momento divide le strade di Palazzo d’Orleans e dei sindacati. Nel corso dell’incontro con il ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, il governatore Renato Schifani è tornato sul punto annunciando il ritorno “alla carica” da parte del governo. “Abbiamo ritirato il ddl che era all’esame in commissione all’Ars perché non ci piacevano alcuni movimenti”, ha ricordato Schifani che non intende deporre le armi a fronte di un’Ars che appare non in linea con il governo.

Passanisi: “Serve un confronto serrato”
La proposta, comunque, sarà ripresentata dal governo e punterà sulla cancellazione della terza fascia (anomalia tutta siciliana) con l’introduzione del ruolo unico della dirigenza regionale. Sul punto la Cisl auspica “un confronto serrato”. Parole in sintonia con quelle espresse dal presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, che al congresso del sindacato ha ricordato come la politica debba prima di tutto “ascoltare” per poi prendere le sue decisioni.
“Chiediamo il passaggio in seconda fascia, perché la nostra proposta comporta il minor adeguamento ordinamentale e contrattuale – ha osservato il rieletto segretario della Cisl Fp Sicilia Daniele Passanisi -. Anzi, un impatto pari a zero”.