Salvini e Meloni a Messina, la foto al mare: "Uniti si vince" - Live Sicilia

Salvini e Meloni a Messina, la foto al mare: “Uniti si vince”

I due leader del centrodestra sono entrambi nella Città dello Stretto dove fa tappa il loro tour elettorale
VERSO IL VOTO
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“Lasciamo alla sinistra divisioni, rabbia e polemiche. Uniti si vince”. Lo scrive su Facebook il leader della Lega, Matteo Salvini postando una foto insieme a Giorgia Meloni entrambi sorridenti e con il mare sullo sfondo, dopo l’incontro con la presidente di Fratelli d’Italia a Messina. 

Salvini e Meloni sono entrambi in Sicilia per il tour elettorale. Un tour che nell’isola vale doppio dato che si voterà sia per le regionali che per le nazionali. ” Il centrodestra crede nella Sicilia. Noi oggi siamo qua, non so dove siano oggi Letta, Conte, Di Maio. Meglio essere in due a Messina che non esserci” . ha detto Matteo Salvini rispondendo alle domande dei giornalisti. “Noi non confrontiamo prima le agende con gli altri candidati – aggiunge – meglio essere in due a Messina che non esserci. Secondo voi agli italiani interessa questo o poter pagare le bollette di luce e gas?”

A rileggere le dichiarazione sembra che i due si rincorrono. Alleati sì, ma in corsa entrambi per il primo posto all’interno della coalizione di centrodestra. È questo l’obiettivo da raggiungere infatti, per rivendicare il posto nella poltrona da cui si dirige la politica nazionale: quella della Presidenza del Consiglio dei ministri. Matteo Salvini non lo ha nascosto. “Per me sarebbe un onore presiedere il primo consiglio dei ministri”, ha detto parlando a un evento elettorale. Come arrivarci?  “Lo decideranno gli italiani. Lasciamo che gli italiani votino. Chi prende più voti fa il premier”, ha spiegato il leader della Lega.

Un capitolo che riguarda entrambi i leader politici è il Ponte di Messina. Entrambi sono d’accordo sulla sua necessità. Per Giorgia Meloni “il Ponte di Messina secondo me è necessario, è una grande opportunità, una grande opera. La nostra è una civiltà che costruiva ponti in dieci giorni, duemila anni fa, non si è capito adesso perché ora ci mettiamo diecimila anni per costruire dieci metri”.

“Sul Ponte sulla Stretto ci sono stati troppi anni di chiacchiere, devo partire i lavori perché non è solo l’unire la Sicilia e la Calabria: è lavoro, sviluppo e tutela dell’ambiente, con la pulizia del mare e unire l’Italia all’Europa. Costa più non farlo, che non farlo. Con l’Europa che, una volta tanto, ci metterebbe la metà dei soldi che servono”, ha detto Matteo Salvini a una manifestazione a Messina. “Ai siciliani non avere il Ponte – aggiunge – costa cinque miliardi di euro l’anno. In anno te lo ripaghi e ti permette di in andare in treno a Roma in poche ore. Certo non basta da solo: servono ferrovie all’altezza, l’alta velocitò ferroviaria. Ma senza il Ponte lo sviluppo di Sicilia e Calabria non sarà mai garantito. Quindi chi sceglie la Lega, a Messina come a Reggio, sceglie il sì al Ponte, ma anche ai termovalorizzatori, all’energia nucleare, al lavoro, al futuro. Chi vuole il no può scegliere, ha l’imbarazzo della scelta”.

A Messina, roccaforte di Cateno De Luca, Salvini parla anche del candidato alla presidenza della Regione. “Il mio giudizio su Catena De Luca conta poco”, ha detto il leader del Carroccio che poi ha aggiunto: “Io aspetto il giudizio dei messinesi e dei siciliani. Sono convinto che la Lega avrà uno straordinario risultato a Messina e alle regionali. De Luca farà la sua partita e si vedrà”.

Tornando ai temi nazionali Salvini ha escluso che Mario Draghi possa essere il prossimo premier.  “Se il Centrodestra vincerà le elezioni esprimerà il presidente del consiglio. Escludo un’eventualità che veda Draghi premier”. Poi è passato al programma. “Mercoledì – ha detto – sarò davanti la facoltà di medicina dell’università Statale di Milano per chiedere l’abolizione del numero chiuso nell’accesso ai corsi di studio. Lasciamo libero accesso al primo anno, la selezione la fai in base ai voti il secondo anno”. E non sono mancati gli attacchi sul tema dell’immigrazione. “Chi scappa davvero dalla guerra – ha detto Salini – deve essere accolto come un principe, una principessa, come stanno facendo gli italiani da chi fugge dalla guerra in Ucraina. Non occorrono i blocchi per i migranti, basta rimettere i decreti sicurezza e al Viminale non ci sia chi non vede, non sente e non parla. Anzi, se avete notizia dell’attuale ministro dell’Interno segnalatelo a ‘Chi l’ha visto?’. Ci sono agenti della polizia di Stato preoccupati perché non hanno notizie del ministro Lamorgese”.


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