MESSINA – Natale Stracuzzi vuota il sacco. L’ex numero uno del Messina risponde alle critiche, ma soprattutto alle pesanti parole dell’amministratore delegato Pietro Gugliotta, che nell’immediato dopogara di sabato, lo ha accusato di aver abbandonato la nave. Starcuzzi si è dimesso l’1 febbraio scorso, ma da quel giorno ha continuato a partecipare agli incontri per la cessione delle quote di maggioranza della società, non ultimo quello di venedì scorso a Roma, che ha sancito l’unione tra gli imprenditori calabresi Pasquale Gerace e Giuseppe Marcianò, con l’avvocato romano Angelo Massone. Fattori che per l’ex numero uno dei peloritani valgono più di mille parole.
“Non dobbiamo controbattere a Gugliotta – dichiara Stracuzzi – , io mi distinguo da certi atteggiamenti, sono una persona per bene e non scarico le responsabilità su altri. Riconosco quando sbaglio e quando a sbagliare è qualcun’altro cerco di coprirlo, ma gli altri non hanno questo coraggio. Fin dall’inizio ci sono state scelte fatte dalla minoranza,scelte distorte che posso provare con documenti. Abbiamo iniziato un percorso con delle gioie e molti dolori, i dolori fanno parte della vita e possiamo dire di aver lavorato con integrità, dignità e rispetto delle parti anche se abbiamo dovuto digerire bocconi amari, siamo stati presi a calci ed insultati per cosa? per aver fatto scelte sbagliate, ma ci vuole rispetto. Conta dov’è il Messina, adesso la squadra ha una classifica tranquilla, un applauso alla squadra e al mister che è stata una mia scelta contestata dalla minoranza che non lo voleva”.
Stracuzzi vuole inchiodare gli ex soci davanti alle proprie responsabilità, spiegando come le scelte fatte fino a questo momento non siano figlie di chi deteneva la maggioranza: “All’interno della società non ha mai governato la maggioranza, nel cda noi siamo due e tre la minoranza. Non ho mai scelto nè allenatori nè direttori, io ho sempre acconsentito e questa è stata la mia colpa perchè adesso l’unico ad essere ritenuto responsabile sono stato io. Le precedenti trattative? Barbera era l’unico che poteva dare certezze alla società, poi non ne ha voluto sapere più perchè tutti volevano decidere e sapere le cose e lui ha preso questa decisione. Avevamo deciso di cedere a Proto, c’era un preliminare, ma anche lì non c’è stata la comunione d’intenti e abbiamo scelto per altre strade. a roma questi gruppi hanno deciso di mettersi insieme, ci hanno garantito il pagamento degli stipendi. i nuovi proprietari chiariranno gli obiettivi sportivi e societari”.
Per Stracuzzi la strada intrapresa è quella giusta per garantire un futuro sereno alla società già a partire dall’immediato futuro con i nuovi soci pronti a garantire il pagamento dei prossimi stipendi: Abbiamo continuato a lavorare per trovare la soluzione migliore per la società, noi cediamo l’88% delle quote a titolo gratuito e lo facciamo per dare continuità ed un futuro a chi ha un contratto pluriennale con questa società. E’ stata una scelta condivisa, almeno questa, il trio Gerace-Marcianò-Massone si sono messi insieme e sono persone competenti e sanno a cosa vanno incontro, il 16 febbraio saranno pagati gli stipendi. Io l’1 febbraio mi sono dimesso per via di alcune circostanze incresciose, erano state fette delle scelte per dei calciatori che potevano andare in altre società e mi è stato impedito, a quel punto mi sono accorto di non contare niente, quindi mi sono dimesso ma ciò non vuol dire che ho abbandonato la nave”.