Messina, stop da cancellare | Un calo fisico alla base dello stop - Live Sicilia

Messina, stop da cancellare | Un calo fisico alla base dello stop

La sconfitta e la brutta prestazione maturate a Catanzaro, contro una squadra in netta ripresa, sono entrambe figlie di una condizione fisica precaria e di qualche assenza di troppo, soprattutto in attacco. La sfida con la Juve Stabia potrebbe aiutare a riprendere il cammino.

calcio - lega pro
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MESSINA – Nel silenzio dello stadio Ceravolo il Messina si scioglie come neve al sole, sfoderando la peggiore prova di questa prima parte di stagione. Troppo brutta per essere vera la creatura di Arturo Di Napoli, che nei 90 minuti in terra calabrese non ha sfoggiato le sue solite qualità. Baricentro troppo basso e un pressing ridotto hanno fatto si che le aquile nel secondo tempo piazzassero il colpo della vittoria grazie al difensore Davide Moi, che in mischia ha trafitto Berardi, regalando il terzo successo consecutivo ad un Catanzaro letteralmente rinvigorito dalla cura Erra, tecnico indigesto al Messina fin dai tempi del Sambiase.

Non è stato il solito Messina quindi, questo lo sanno pure i giocatori a partire da Luca Martinelli, che da leader sia in campo che fuori, tramite il proprio profilo Facebook ha spronato i suoi compagni a ritrovare la giusta cattiveria già a partire dal match contro la Juve Stabia, quando si capirà quanto questo stop sia stato salutare. Le critiche sul ko di sabato sera però possono e devono finire qui, perchè la classifica del Messina rimane egregia e, Casertana a parte, regna il massimo equilibrio. Lo stesso Di Napoli già diverse settimane fa aveva avvertito tutti circa un possibile calo fisico dovuto all’assenza di preparazione estiva, ed effettivamente così è stato, perchè contro il Catanzaro e a tratti nel derby, si è vista una squadra con il fiato corto e con le gambe pesanti, soprattutto negli ultimi sedici metri.

Tutti fattori messi in preventivo che costringeranno i giallorossi a stringere i denti per le ultime 4 gare di questo 2015, prima del richiamo di preparazioen durante la pausa natalizia. Poi ci sono gli infortuni che non devono essere un alibi ma un’attenuante, per una squadra che sin qui ha dovuto fare a meno per molte giornate di Tavares (per lui 3 gol nonostante tutto) e di Gustavo, mentre sabato sera non erano disponibili neanche Palumbo, Baccolo e Bramati costringendo Di Napoli ad adattare Fornito davanti alla difesa. Rispetto a Foggia, la sconfitta del Ceravolo va sicuramente letta in chiave più critica, ma non bisogna mai dimenticare da dove questa squadra sia partita e quanto di buono ha fatto, visto che dopo tutto si continua a trovare in seconda posizione e con la miglior difesa del torneo.


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