CATANIA – Molestie sessuali all’interno della metropolitana di Catania, precisamente all’interno della stazione Galatea, in uno dei quartieri del centro. Il fatto è avvenuto nel primo pomeriggio: a denunciarlo, via Facebook, è la stessa vittima.
Donatella Turillo, giornalista di lunga esperienza, è riuscita a mettere in fuga l’aggressore grazie a una veemente reazione d’istinto. Secondo quanto raccontato dai lei stessa a LiveSicilia, l’autore del gesto sarebbe un italiano tra i 20 e i 30 anni. Che l’ha stretta da dietro mentre lei era sulle scale, in direzione d’uscita. Una morsa inequivocabile.
“Ho ancora impressi il suo forte odore di sudore e le sue doti da maniaco”, ci rivela. Poi le urla. I presenti che si sono avvicinati per aiutarla. Accorsa in aiuto anche una lavoratrice del servizio Fce, società che gestisce la metropolitana catanese. Tutto questo mentre il molestatore si dava alla fuga. Una ragazza ha tentato anche di sgambettarlo, ma non c’è stato niente da fare. I tornelli si sono aperti in automatico e lui è riuscito a scappare fuori dalla stazione.
“Sono sconvolta, disgustata, senza fiato”, ha scritto su Facebook. “Dove eri appostato fango d’uomo, non eri nel vagone con me. Da dove sei spuntato fuori già pronto per l’uso”, è lo sfogo. “In mezzo a tante donne, una vera e propria mina vagante pronta a fare danno, a uccidere anima e ragione. Dove sono i controlli? La società ha reso il mondo invivibile”, aggiunge.
Turillo ci ha fatto sapere che sporgerà denuncia ai carabinieri. E saranno loro a richiedere i filmati utili a condurre le indagini. Intanto però la rabbia non si attenua. “La paura non si spiega”, ci ha detto prima di congedarci: “La paura di essere donna”.