"Mi hanno tradito i miei | Ora scendo in campo io" - Live Sicilia

“Mi hanno tradito i miei | Ora scendo in campo io”

Lombardo parla del futuro
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Come talvolta accade da qualche tempo, Raffaele Lombardo affida il sottile suo malessere a “Repubblica”. Le confessioni politiche del presidente della Regione sono raccolte, nell’edizione di oggi, da Emanuela Lauria. Come sta il governatore? Ferito, ma combattivo. E ha le idee chiarissime sul suo destino. Su cosa farà da grande. Prima, però, la stilettata ai compagni del viaggio che fu. “L’Mpa? E’ vero, l’ho abbandonato. Il mio impegno a Palazzo d’Orleans mi ha preso tempo ed energie”. E i vecchi amici? Lombardo ne parla come di “quei fedelissimi che si sono messi a inseguire ambizioni personali”. Tuttavia, il sogno di un nuovo movimento non si ferma: “Vedrà la luce entro fine giugno e chiederò a tutti i tecnici che fanno parte della mia giunta un impegno”.

Chi è il Giuda? Chi ha tradito Raffaele con l’aceto del voltafaccia? Lui risponde: “Ho pagato gli attacchi legati alla vicenda giudiziaria e la decisione di andare all’opposizione di Berlusconi. Volete che vecchie volpi come Scotti non fiutassero il pericolo di perdere la poltrona (…). La verità è che buona parte della classe dirigente del Sud ormai è disamorata dal territorio e dall’elettorato, insegue il posticino”. Idee chiarissime – si diceva – sul domani. “Io voglio ricostruire un movimento autonomista – spiega il presidente – partendo dalla militanza. E i gradi li daremo a chi se li meriterà. Il nuovo segretario nazionale lo sceglieremo fuori dalla Sicilia. Quanto al sondaggio, sul nome, sulla natura e sulla collocazione del nuovo soggetto politico, lo abbiamo commissionato a un’agenzia ed entro metà giugno avremo i risultati”.

C’è poi la questione dei tenici. Lombardo arruola d’ufficio ambedue i Russo. Soprattutto uno. “In occasione del lancio della costituente, a fine marzo, ho notato con piacere la presenza di Massimo e Pier Carmelo Russo. L’assessore alla Sanità, con me dall’inizio di quest’esperienza di governo, è sicuramente fra quelli che potranno dare un contributo importante al diffondersi dell’idea autonomista”.
Dunque, mentre la famosa inchiesta pende sul suo capo, mentre il dibattito ferve sul governo politico, Lombardo traccia il solco dell’immediato. E’ un avvertimento: non sono morto. Alla faccia delle vecche volpi cui qualcuno, per solitaria – immaginiamo – buonafede, ha spalancato le porte del pollaio.


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