Dopo una settimana abbondante di attesa, ecco che arriva il momento del preventivato riscatto. La sconfitta con l’Inter ancora brucia, ma ci può stare, almeno si dice così, no? Il Palermo gioca a Bologna e la speranza di tornare al successo è più di una sensazione per il popolo palermitano. Uno spicchio di stadio Dall’Ara è tutto colorato di rosanero e l’indugiare delle telecamere di Sky verso quel trepidante entusiasmo, sembra proprio di buon auspicio. Dopo Mou-Mou Mourinho ecco che affrontiamo Miao-Miao Miaholovic ed è proprio un’altra emozione.
La mente va casomai a quel giugno del 1974 allorquando il Palermo di Viciani andò a giocare la sua prima finale di Coppa Italia a Roma, proprio contro il Bologna. Il Palermo condusse tutta la partita e rimase meritatamente in vantaggio per quasi novanta minuti. Quel risultato avrebbe riscritto la storia del calcio italiano. Per la prima volta, una squadra di serie B avrebbe vinto la Coppa Italia e avrebbe disputato la Coppa delle Coppe. Ad un certo punto, però, ecco che accadde quello che era prevedibile. Quel gran signore di Giacomo Bulgarelli recitò il più bel tuffo carpiato della sua storia calcistica. La recita fu tanto convincente che quell’altro gran signore di Gonella
fischiò la massima punizione dagli undici metri. Questo significava il pareggio dei felsinei proprio al 90° minuto. Poi arrivarono i rigori e lo scippo fu completato da una serie di tiri nei popolari della pattuglia del presidente Barbera. Era una delle mie prime partite da ultrà ed io mi ricordo
ancora che, piangendo, domandai a mio padre il perché di quella ingiustizia. Di anni ne sono passati parecchi e di ingiustizie ne ho viste così tante che ormai né piango io né piange più nessuno. Sono passati 34 anni però io, così come i veri tifosi rosanero, ancora oggi quando vedo il Bologna mi sento proprio… l’acito che mi sale dallo stomaco! L’inizio della partita è dei più deludenti in assoluto tanto da dare spazio a Josè Altafini (commentatore brasilero dalla lingua ‘mpastuliata) di sparare cazzuliate a ripetizione. Un groviglio di gambe a centrocampo che sparacchiano la palla avanti senza cognizione di causa. Potrebbe bastare ed invece ascoltiamo che la maglia di Amelia è di un rosa elegante, la camminata di Liverani è da Cerbiatto zoppo ma raffinato, mentre la stazza di Carrozzieri è da nave da crociera.
La banda del buco in maglia bianca con risvolti rosa, riesce però a combinarne una delle sue e così sulla corsia di sinistra tale Valiani da Bologna vola come un “cunigghiu apparicchiatu” e, crossando al centro riesce a far segnare un certo Di Vaio, che gioca a calcio da quando “me nonno iava a mari cu so patri”. Bellissimo gol, da pagina 29 del manuale del calcio, sentenzia il prode Josè che non perde occasione per lodare la velocità dell’azione, anche se dimentica di dire che il Palermo si trovava tutto proiettato in avanti per non si sa bene quale motivo. Ma d’altra parte che motivazioni possiamo dare a questa difesa rosanero che ogni domenica ne combina qualcuna che “ora vengo alla palora di Altafini…” non si trova in nessuna pagina del manuale del calcio.
I “nierbi” sono già a tremila e ogni tifoso come minimo vorrebbe invadere il Dall’Ara pur passando attraverso il televisore di 32 o 50 pollici che sia. Ma possibile che accada tutto ciò? Si è possibile e quest’anno accade in continuazione così come accadeva l’anno scorso e pure due anni fa quando
Barzagli e Zaccardo (ora tedeschi di Germania) sinni futtievano proprio alla grande.
Siamo comunque a metà primo tempo e la partita è ancora in pieno svolgimento, speriamo “ca s’arruspigghiano”. Ma chi…. a peggiarare si va. Capuano è inguardabile (non certo come fisico o come bellezza, ma di quella non ce ne fotte proprio niente) e le sue giocate non rendono onore
all’intelligenza di chi ha addirittura realizzato un gruppo su Facebook dal titolo “Ciro Capuano sempre titolare”…. ma unni … a scupa! Budan fa tenerezza e ci fermiamo qua.
Cassani scafazza l’uova. Insomma una vergogna e lo vorremmo gridare così forte da svegliare pure Ballardini che si stringe in quel giubbotto nero lucido, sentendo l’alito di una burrascata di nome Zamparini che ben presto si trasformerà in uragano, tsunami, tornado. Il Palermo continua a giocare a palla tamburello, in una maniera così modesta da sembrare una squadretta da oratorio e non certo quello di Santa Rosalia, perché la Santuzza si sentirebbe oltraggiata da tal simile “arrunzata ri
iuocu”. Finisce il primo tempo e meno male. Credetemi i nervi sono a …” matapollo”. Terzi, Moras, Valiani, Mingazzini, sono loro a tenere testa al Palermo, mentre Antonioli s’è goduto 45 minuti di assoluto riposo e Mudingayi non è riuscito neanche ad azzoppare qualcuno, tanto si è giocato stile “viva il parroco”. Succi e Cavani sono le sostituzioni che dovrebbero cambiare la partita e così sia. Ora si ricomincia con il Palermo tutto nella metà campo avversaria ed il Bologna che è scomparso dal campo. Io la passo a te, tu la passi a me e lui sbaglia. Allora ricominciamo… lui la passa a te tu la passi a me ed io sbaglio…. Mi ma allura unna firamu. Rifacciamolo: io a te, tu a me ….marcondirondirondè. Ahhhhhhh ci vuoli una pacienza…..ma una pacienza…… E’ incredibile: stiamo perdendo contro una squadra che come rinforzi ha sostituito Bombardini, Moras e Mingazzini con….niente popò di meno che Rodriguez, Britos e mancu sacciu cchiù cu juoca!!!!! Bum… Bum…rimpallo a destra, rimpallo a sinistra e Succi segna. Goooool…. Ma chi è….ma chi fa…..c’annullaru…..Ma cuomu…..Mi na vuota ca…..
Anche in questo caso l’arbitro ci mette del suo e mentre ieri al tale Muntari il gol l’anno concesso su scarponata di Ibrahimovic, al Palermo l’annullano. A ribum, a ribam….. Questa volta prima becchiamo la traversa, poi annullano un gol di Miccoli (anche se a gioco fermo). Mettici pure che Antonioli decide di sbagnare i suoi 40 anni in anticipo ed ecco che la porta del Bologna viene
sigillata da una patina d’attasso che la rende impenetrabile. La sensazione è che abbiamo bruciato oltre 60 minuti a non volere giocare e che di fronte abbiamo una squadra così poco attrezzata che in serie B militerebbe a centroclassifica! Si continua a giocare e sembra una partita a porta romana giocata in una qualsiasi strada di Borgo Nuovo o dello Zen. In campo ormai hanno tutti la testa fasciata anzi. Mingazzini c’ha pure la maschera nera, tanta è la vergogna per come sta giocando il Bologna.. Il gol del pareggio è ormai nell’aria, anche se mancano pochi istanti alla fine e con il Palermo, non si sa mai. Ultimo sussulto. Carrozzieri, Simplicio, Carrozzieri, Antonioli, Terzi, Succi…..e Goool! L’urlo è spontaneo e cancella tutta la rabbia precedente, tutta la bile riversata sul divano. Tutte le unghia mordicchiate per novanta minuti. Intanto domenica sera arriva il Milan e già si sa che bisogna quartiarsi in anticipo.