Migranti, il pm: "Ignoriamo collegamenti tra pirati e trafficanti"

Migranti, il Procuratore: “Ignoriamo collegamenti tra pirati e trafficanti”

Il capo della Mobile: "E' come se si parlasse di mafiosi e di spacciatori al dettaglio"
AGRIGENTO
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AGRIGENTO – “Non abbiamo elementi per poter dire che i pescatori di Monastir siano in contatto con i trafficanti di Sfax. Sicuramente i motori fuori bordo, che vengono rubati dai barchini carichi di migranti, hanno un valore sul mercato e non possiamo escludere che in Tunisia possano essere riutilizzati, ma non abbiamo dati per poter ipotizzare collegamenti”. Lo spiega il procuratore capo di Agrigento, Salvatore Vella.

Quattro le persone, comandante ed equipaggio del motopesca “Assyl Salah”, dai 50 ai 43 anni, in carcere ad Agrigento per pirateria.

“E’ una ‘guerra’ fra poveri, non può che essere una ‘guerra’ fra disperati quella che avviene nel Mediterraneo Centrale – ha spiegato il dirigente della Squadra mobile, il vice questore aggiunto Giovanni Minardi -. Non ci sono elementi al momento per poter ipotizzare collegamenti fra trafficanti e pirati. Siamo, fra l’altro, anche su due livelli diversi, assai diversi”.

“E’ come se si parlasse di mafiosi e di spacciatori al dettaglio”, ha cercato di fare chiarezza il capo della Mobile. “Non abbiamo ‘pirati’ che abbordano mercantili o navi che trasportano petrolio, ma pescatori o ex pescatori che rubano motori, pochi soldi e cellulari a gente che sta già rischiando la vita in mare”, ha concluso il procuratore Vella.


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