Miguel Bosé ha vissuto momenti di terrore nella propria abitazione a Città del Messico. Un commando armato, formato da otto uomini, ha fatto irruzione nella casa del cantante. A renderlo noto è stato il conduttore televisivo messicano Gustavo Adolfo Infante, secondo il quale al momento dei fatti il cantautore spagnolo, naturalizzato italiano, si trovava a casa per riprendersi dall’influenza.
L’artista era seduto a bere il tè con il figlio Tadeo quando un soggetto gli ha puntato un’arma da fuoco alla tempia. Durante l’aggressione, come ha riferito Infante, Bosé è stato rinchiuso in una stanza insieme alle colf.
Il commando armato avrebbe sottratto gioielli, denaro e altri averi, ma non si sarebbero impossessati dei quadri di valore che Bosè ha in casa. Ignoto finora il valore degli oggetti sottratti.