MILANELLO (VARESE) – Sinisa Mihajlovic vuole tornare a vincere. Il Milan si avvicina alla sfida interna contro il Palermo con la grande amarezza per un derby perso in maniera immeritata, ma in conferenza stampa inizia parlando dei tanti indisponibili nella sua rosa, partendo dal principale protagonista della scorsa annata: “Menez l’anno scorso è stato uno dei migliori giocatori del Milan l’anno scorso. Non mi piacciono le scusanti. Siamo questi ora e lavoriamo con questi. Quando recupereranno gli infortunati, faremo anche qualcosa di diverso. L’importante è avere pochi infortunati. Antonelli, Niang, Bertolacci sono giocatori che ci permettono di avere più alternative in tante zone del campo. I numeri non mentono, abbiamo avuto occasioni per tirare, ma poi abbiamo scelto altre soluzioni. Chi tira in porta ha sempre ragione, diceva Boskov. Gli allenamenti abbiamo fatto un lavoro al riguardo. Dobbiamo capire che quando c’è possibilità di calciare, si deve fare. Spero diventerà automatico. Sicuramente dobbiamo tirare più in porta. Honda è un giocatore serio. Si sacrifica molto e potrebbe fare di più in fase offensiva. Bonaventura è un giocatore importante. Suso è un altro da tenere in considerazione. Sono tutte soluzioni a disposizione. In Italia non ci sono gare facili. Il Palermo verrà a giocare la sua partita, ma noi abbiamo tanta voglia di vincere. Obiettivi? Continuare su questa strada e metterci più rabbia. Noi faremo comunque la nostra partita”.
Solo tre punti in altrettante partite, questo il magro bottino per Mihajlovic all’inizio della sua avventura al Milan. Ma il tecnico non sembra avvertire particolari pressioni: “Quando alleni e giochi nel Milan c’è sempre pressione. Ci si aspetta sempre i 3 punti. E’ sempre così. Dobbiamo restare sereni, lavorare bene e giocare da squadra come abbiamo fatto contro l’Inter. Con coraggio e passione possiamo fare risultati. Se giochiamo bene, possiamo mettere in difficoltà chiunque. La visita della Dott.ssa Barbara Berlusconi è stata positiva, una cosa normale, non ci vedo altro. E’ stata una visita che ci ha fatto molto piacere. Montolivo e De Jong sono giocatori molto importanti. Nessuno è bocciato, ma sono solo scelte in base alla partita. Mi piacerebbe farli giocare tutti, ma sono pagato per fare delle scelte e prendere delle responsabilità. Prima della gara sono convinto che le mie idee siano giuste, poi nel post partita magari qualcuno non è riuscito ad esprimere quello che pensavo potesse servire. Ripeto, sono entrambi giocatori importanti. Giocheremo come contro l’Inter. Sono così credibile? Meno male. Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio. Balotelli quando gioca può essere una soluzione in più con il suo tiro da fuori. Tutti i giocatori si stanno allenanendo bene. Mario è entrato con il piede giusto e deve continuare a farlo. Non ci sono 6 punti tra noi e l’Inter, ma loro hanno vinto. Alla fine si sa, conta solo il risultato. Menez dovrebbe tornare tra qualche giorno e spero possa tornare ad allenarsi. Vediamo come risponde ai carichi di preparazione”.
La difesa è uno dei problemi che Mihajlovic sta provando a risolvere, e per spiegare come si potrebbe rimediare a certe crepe, fa l’esempio più vicino in termini temporali, ovvero lo schieramento difensivo dell’Inter nel derby di domenica scorsa: “Mancini ha fatto giocare Medel perchè non aveva nessun’altro. Evidentemente non considerava all’altezza Ranocchia. Noi abbiamo 5 centrali a disposizione. Per far giocare Nigel in quella posizione si devono veramente fare male tutti. Non c’è una coppia di riferimento ancora. Sicuramente Zapata e Romagnoli sono complementari. Ely ha fatto bene nel pre campionato. Pensavo di farlo giocare nel derby, ma sapevo che l’avreste massacrato sui giornali nello sciagurato caso di un errore suo. Sono stati dubbi in settimana. Alex e Mexes sono importanti, anche se quest’ultimo ha avuto problemini fisici. Zapata e Romagnoli hanno fatto bene, ma perchè tutta la squadra ha lavorato bene. Noi cerchiamo di lavorare sulla mentalità. Non è facile dimenticare gli ultim anni. Noi facciamo un lavoro che è un gioco. Lo prendiamo sul serio, ma quando andiamo in campo dobbiamo divertirci e spensierati. Ne ho parlato in settimana e ho provato a far scrollare di dosso queste tensioni nel pre derby. Il nostro obiettivo è continuare su questa strada. Giocare come sappiamo, con coraggio, fiducia, sempre divertendoci. Tutti ci aspettavamo di meglio, ma i punti sono giusti analizzando le tre gare. Sappiamo tutti, che dovevamo fare meglio. Il campionato è ancora lungo, nessun dramma”.
In ogni caso, Mihajlovic è convinto di aver quasi trovato definitivamente il suo Milan: “Ho ritrovato la squadra e lo spirito giusto. Ho ritrovato il Milan che avevo in testa. Dobbiamo migliorare nel gioco, ma la strada è quella giusta. Alla luce del precampionato, posso dire che ci siamo ritrovati. Abbiamo tanta voglia di vincere. Se giochiamo come nel Derby, arriveranno anche i risultati. Io guardo il lavoro settimanale, ogni gara è diversa dall’altra. Il derby si prepara da solo? Vero, ma anche comporta pressioni maggiore. Abbiamo preparato la gara come sempre, dando importanza alle cose nostre e facendo capire ai ragazzi dove metter in difficoltà il Palermo. Se daremo tutto sul campo, usciremo sempre a testa alta. Se giochiamo in maniera sbagliata, avremo problemi, come in campionato o contro il Mantova. Dobbiamo avere la mentalità giusta, facendo le cose che abbiamo fatto in allenamento con fiducia e coraggio. Come sempre dipende molto da noi”
Dopo il tecnico serbo, ha preso la parola il capitano del Milan Riccardo Montolivo, tornato titolare proprio contro i cugini nerazzurri: “Durante il derby si sono visti passi in avanti. Abbiamo avuto un atteggiamento positivo e spensierato. Non possiamo più fare passi indietro, bensì dobbiamo solo migliorare in termini di prestazione. Già da domani dobbiamo continuare a crescere. Il prossimo esame è più difficile di quello precedente. Abbiamo bisogno di punti, non di complimenti. Dobbiamo mettere più rabbia e cattiveria nelle conclusioni. Abbiamo fatto 30, ora dobbiamo fare 31. Domani è molto più importante rispetto a domenica scorsa. Ripeto, ognuno di noi fa di tutto per metter in difficoltà il mister. Poi se uno non viene scelto, cerca di lavorare ancor di più per mettere in difficoltà il mister. Tutto questo per aumentare il nostro è fondamentale. La classifica della terza giornata non può dare particolari indicazioni. Le squadre che si giocano le prime tre posizioni sono sempre le stese. Juventus e Napoli le abbiamo viste in Europa. Non possiamo fare classifiche al riguardo”-
L’ultimo rossonero a parlare in conferenza stampa è un altro centrocampista, l’olandese Nigel de Jong, destinato ad un’altra gara in panchina: “Abbiamo un gruppo con lo spirito giusto, con idee e filosofia diverse. Noi ci crediamo quest’anno. Abbiamo visto cosa è successo tre anni fa e quindi qualcosa lo dobbiamo fare. Siamo competitivi e durante la settimana sono normali le scelte del mister. Dobbiamo accettare anche la panchina. Siamo in 25, giocano 11, ma dobbiamo essere tutti positivi. Io posso anche giocare come portiere. Anche noi come giocatori abbiamo visto gli ultimi tre anni. Come detto prima, abbiamo fiducia nel nuovo allenatore. Dobbiamo cercare, anche tra di noi, di tirar fuori il carattere e prendere responsabilità. Lo stiamo facendo con il nostro mister al fianco. Sono molto fiducioso per questa stagione. Siamo il Milan e giochiamo sempre per vincere”-