Milleperiferie, protesta "in mostra" | Orlando alla guida della rivolta - Live Sicilia

Milleperiferie, protesta “in mostra” | Orlando alla guida della rivolta

Una iniziativa portata avanti dall'Anci e che vede solidale anche la Regione Siciliana.

PALERMO – C’erano il sindaco di Catania, Salvo Pogliese, e quello di Agrigento, Lillo Firetto. In prima fila anche Raffaello De Ruggieri, che ha percorso i seicento chilometri che lo separavano da Palermo per unirsi, anche lui, in quella che Leoluca Orlando chiama ormai “la battaglia dei sindaci contro la barbarie costituzionale” del congelamento dei fondi del bando Periferie deciso dal governo Conte. I sindaci si sono dati appuntamento a Palazzo Bonocore per inaugurare ‘Milleperiferie’, la mostra multimediale prodotta da ‘I World’ che mette insieme i 96 progetti finanziati con il bando e poi stoppati dal decreto Milleproroghe.

Una iniziativa portata avanti dall’Anci e che vede solidale anche la Regione Siciliana, che ha deciso di impugnare il provvedimento davanti alla Corte costituzionale: “Al di là della violazione della Carta – ha afferma l’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla – siamo davanti a una violazione della centralità dei Comuni e del loro tentativo di rimettere le periferie al centro della riqualificazione urbana. La protesta dei comuni è giusta”. Orlando, che ha ringraziato la Regione per la sua mossa, ha ribadito che “è in gioco la dignità istituzionale dei comuni. Non siamo dei semplici ricettori di contributi – ha spiegato – ma eroghiamo servizi ai cittadini. Per mesi gli uffici comunali di tanti comuni sono stati impegnati nell’elaborazione di quei progetti che ora sono finiti nel cestino della spazzatura”.

“Siamo davanti a investimenti con effetti a lungo termine – ha evidenziato il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto – che guardano allo sviluppo sostenibile e migliorano la qualità della vita dei cittadini creando anche opportunità di impresa e occupazione. Agrigento e il Mezzogiorno non possono attendere il 2020, peraltro senza neanche l’ombra di una previsione finanziaria che certifichi la riserva di decine di milioni di euro”. Per il sindaco di Caltanissetta, Giovanni Ruvolo, lo stop al bando periferie “è una ferita che rischia di divaricare la distanza tra cittadini e istituzioni”. Per la città che amministra “una tegola sulla testa”. In ballo per Caltanissetta c’erano progetti per nove milioni di euro, tra cui la riqualificazione del quartiere Santa Barbara”. Rincara la dose Pogliese, che invita tutti a una “mobilitazione anche della deputazione nazionale eletta in Sicilia” che centri l’obiettivo di modifica del testo di legge. E ancora: “Siamo pronti, se necessario, anche a iniziative legali per convincere il governo e il Parlamento affinchè questa norma venga modificata”.


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