SAN GIOVANNI LA PUNTA -Minacciata per l’attività politica. Pioggia di attestati solidarietà nei confronti della consigliera pentastellata di San Giovanni La Punta che, da tempo, subisce ingiurie e richieste “pressanti” di fermarsi. Lo scrive la stessa Giusy Rannone sulla propria pagina Facebook, raccontando anche di essere andata a sporgere regolare denuncia. “Ieri (l’altro ieri per chii legge n.d.r.) intorno alle 6 del mattino, mi hai svegliata suonando insistentemente il mio citofono. Lo hai fatto per minacciarmi e ingiuriarmi. Non è la prima volta che disturbi (o forse disturbate) il mio sonno. Perché?
Non so chi sei e chi ti ha mandato. Non so nemmeno a cosa ti riferisci quando mi intimi di fermarmi. Posso forse immaginarlo. Ma io credo nella giustizia, così sono subito andata a sporgere denuncia. Insieme a me c’era l’avvocato Christian Petrina che mi ha sostenuto e mi ha dato la forza per reagire e non è stato l’unico. Lo ha fatto tra l’altro gratuitamente, a dimostrazione che si può fare del bene senza alcun tornaconto.
Forse la mia attività politica sta infastidendo qualcuno? Forse gli esposti, le denunce, le interrogazioni non passano inosservati? Forse la mia presenza in consiglio ha rotto degli equilibri? O si tratta di altro? Da quando sono stata eletta porto la voce dei cittadini dentro le istituzioni. Le mie richieste, le mie proposte, le mie denunce, sono le loro. Se colpite me colpite tutti loro”.
Oltre ai commenti di solidarità di amici, colleghi del Movimento 5 stelle e cittadini, che hanno espresso la propria vicinanza alla consigliera inondando la bacheca Fb della Rannone, anche il sindaco di San Giovanni La Punta, Giuseppe Bellia, esprime la propria solidarietà. “Apprendo dalla stampa dello sgradevole e meschino avvenimento che ha interessato la consigliera Rannone la quale, ha recentemente subìto insulti e minacce. Non v’è dubbio che il fatto accaduto è da condannare e censurare poiché ritengo inaccettabile e mi rifiuto di credere che tale circostanza possa riferirsi all’attività politica che la consigliera sta portando avanti. Non nego che tra Lei e l’amministrazione da me guidata ci siano stati spesso contrasti e punti di vista differenti ma sempre all’interno di una democratica e rispettosa dialettica politica. Anzi spero proprio che l’accaduto non si riferisca a motivi legati al suo ruolo di consigliere. Per cui esprimo la mia personale solidarietà e vicinanza alla consigliera Rannone che in ogni caso anche quando non si sono condivisi percorsi e opinioni si è avuto sempre il massimo rispetto per la persona. Auspico che le forze dell’ordine e la magistratura possano fare al più presto luce su quanto accaduto ed invito la consigliera a continuare il suo lavoro senza condizionamenti da questo episodio, ritenendomi sin d’ora disponibile a qualsiasi aiuto e sostegno nell’interesse della nostra comunità che va amministrata all’insegna della legalità e nel rispetto anche del ruolo dell’opposizione”.