TRAPANI – Quattro avvisi di garanzia per tentata estorsione aggravata. Avrebbero tentato di estorcere un posto di lavoro all’ex senatore del Partito Democratico Nino Papania. I provvedimenti sono stati emessi nei confronti di D.B.L., 61 anni, suo figlio D.B.G., 27 anni, R.G. 42 anni, e V.L., 51 anni. Le “pressioni” nei confronti dell’ex parlamentare risalgono allo stesso periodo dell’atto intimidatorio che distrusse la porta della sua segreteria politica e che di recente ha portato all’arresto di Enzo Amato, Francesco Domingo ed Antonino Mistretta ed al coinvolgimento dell’anarchica Madda Calore che avrebbe confezionato la “bomba carta” che fu lanciata contro la porta della segreteria nella notte tra il 22 e 23 febbraio del 2012.
Le due vicende non sono però legate l’una all’altra. Le accomuna la richiesta di un posto di lavoro nella società “Aimeri” che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti in una parte della provincia di Trapani. Sia i quattro “avvisati” che i tre arrestati hanno fatto pressioni per ottenere il posto. Papania sarebbe stato avvicinato dai quattro “avvisati” sia in manifestazioni pubbliche, sia nella sua segreteria politica di Via Roma ad Alcamo. Le indagini coordinate dal procuratore capo della Repubblica Marcello Viola e dal sostituto procuratore Rosanna Penna avrebbero fatto emergere anche una escalation delle pressioni nei confronti di Papania. In caso sarebbero andati direttamente in segreteria minacciando di ritorsioni l’ex parlamentare se non avesse risposto positivamente alla loro richiesta.