Minori e web, l'appello di La Bella: |"Genitori più attenti ai figli" - Live Sicilia

Minori e web, l’appello di La Bella: |”Genitori più attenti ai figli”

Il dirigente Marcello La Bella

I giovani catanesi sempre più cybernauti. La Polizia Postale di Catania ha presentato i dati del progetto Colombo e in un solo anno le percentuali rispetto all'uso di internet e dei social network è in netta crescita. Cifre che preoccupano rispetto ai rischi del web.

POLIZIA POSTALE
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CATANIA – Per i ragazzi, anche minori di 10 anni, il web non ha più segreti. Navigano, si informano, utilizzano i social network, scaricano musica, chattano e addirittura fanno acquisti on line. Un trend che emerge in maniera cristallina dai dati emersi dal progetto Colombo condotto dalla Polizia Postale di Catania con le scuole della provincia. Quest’anno sono stati coinvolti 103 istituti per un totale di 19 mila allievi, una foto ben ponderata del fenomeno minori e web visto che gli incontri si sono svolti senza distinzione di quartieri e città.

 

“Questi dati – ha affermato il dirigente della Postale Marcello La Bella – sono un’importante mezzo per le forze dell’ordine per poter potenziare e aggiornare i nostri strumenti di repressione e prevenzione, ma in generale offrono un importante spaccato dal punto di vista sociale sul fenomeno”.  Oltre agli incontri la Polizia Postale ha somministrato anche dei questionari (3500 in totale) posti all’attenzione degli allievi sull’uso e la percezione dell’utilizzo del pc e di internet. Analizzando i grafici si può facilmente scorgere un aumento esponenziale del tempo trascorso a navigare, la maggior parte rimane collegato per oltre due ore a giorno.”I ragazzi hanno una percezione dei rischi della rete – ha spiegato La Bella –  ma questa è soprattutto legata ad uno stato fisico, di affattimento e di stanchezza visiva. Poco c’è invece rispetto al rischio dell’isolamento sociale e della dipendenza da internet, che può diventare una patologia. Hanno una buona conoscenza delle trappole della rete, come le truffe on line e i siti pornografici (un po’ meno quelli pedopornografici) ed anche i contatti e gli pericolosi tramite le chat . Quello che ci preoccupa è che molti fuggono quando si trovano davanti a questo tipo di scenari, e chiudono la pagina, ma in pochissimi avvertono i genitori e si confrontano con gli insegnanti anche per chiedere un consiglio”.

Per questo il dirigente della Postale si rivolge direttamente ai genitori: “Siate più presenti durante i momenti in cui vostro figlio naviga o usa il pc, educatelo ad un uso corretto dello strumento informatico, le insidie sono purtroppo dietro l’angolo. Il consiglio che diamo è quello di posizionare il pc in un angolo della casa che sia di condivisione della famiglia ed evitare di installarlo nella stanza del minore, perchè questo significa indurlo a navigare in maniera autonoma e senza il giusto controllo”.

Gli addescamenti on line crescono, ne è prova la testimonianza dei ragazzi a cui è stato somministrato il questionario. Una buona percentuale ammette che è stato contattato, soprattutto attraverso facebook, per degli incontri. “Questo fa capire – spiega La Bella – che il fenomeno esiste ed è in crescita. E ci sono molte nostre operazioni che molti episodi di pedofilia hanno origine proprio da questi primi approcci”.

Il progetto Colombo ha permesso alla Polizia Postale di poter ricevere segnalazioni e denunce sui fenomeni criminali diffusi sul web. “Molti – ha concluso il dirigente – ci hanno segnalato di essere vittime di bullismo, o megli di cyberbullismo”. Un fenomeno molto diffuso soprattutto attraverso il sito web youtube dove vengono caricati video di ogni tipo, magari riguardanti anche episodi di violenza, prevaricazione e insulti in classe ai danni di quello considerato il più debole. Ancora una volta, “genitori – è l’appello – state vicini ai vostri figli e dialogate di più anche sulle attività che svolgono in rete”.


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