"Mio papà salvato a Palermo, questo Natale siamo insieme"

“Mio papà salvato a Palermo, questo Natale siamo insieme”

La lettera di Marcella. Che racconta il miracolo di suo padre, Giuseppe.

Il cuore di un padre e il cuore di una figlia. Sono cuori diversi, ma camminano insieme, dentro battiti che si specchiano in un legame inseparabile. Questo è il racconto del cuore di un padre, salvato dalla sanità siciliana, a Palermo. Lo riceviamo dalle mani di sua figlia, l’avvocato Marcella Gonzales. Che scrive una lettera. Con il cuore. “Desidero esprimere un segno di profonda gratitudine nei confronti della tanto criticata sanità siciliana che è quella che, ad oggi posso solo ringraziare, per avermi consentito di trascorrere un altro Natale con il mio papà”.

La storia è quella di un controllo di routine che scopre un aneurisma, un killer, piantato nell’aorta addominale. Un sospetto che gli esami strumentali raddoppiano. Ce n’è un altro nell’aorta toracica. Le condizioni di salute di Giuseppe – ecco il nome del papà – rendono l’intervento rischiosissimo.
“La mia vita da quel giorno si trasforma – scrive Marcella -. Vado alla ricerca di consulti per trovare la tranquillità perduta”. Molti allargano le braccia. Poi qualcuno suggerisce di rivolgersi al reparto di Chirurgia vascolare dell’ospedale Civico, diretto dal professore Francesco Talarico che prende in carico il paziente e la sua operazione molto difficile.

L’angoscia è comprensibile e morde: “Inizia il periodo più buio della mia vita”. Marcella sorride, fuori, per dare coraggio. Dentro, nel cuore in pena per il cuore di suo padre, ci sono lacrime, notti di insonnia, giorni di paura. Arriva il giorno tanto atteso, il 22 novembre scorso. Marcella scrive: “L’intervento viene eseguito dal professore Talarico stesso che, con grande perizia, riesce a installare una protesi self-made appositamente progettata in Brasile e realizzata in America. L’operazione riesce. Papà è ancora con noi. Voglio ringraziare pubblicamente il professore per le sue doti uniche di professionalità, spessore ed empatia, tutto il suo staff medico e il suo segretario, Salvatore Campo, anima organizzativa del reparto Tutti insieme hanno permesso l’esito favorevole”.

Ed è bello raccontare una storia di sanità siciliana e palermitana che ci rende orgogliosi, sapendo che i militi ignoti della salvezza non amano stare sotto i riflettori, ma, per fortuna, ci sono. Ed è bellissimo guardarli in questa foto padre e figlia – Marcella con il suo Giuseppe – felicemente riuniti. Lei con gli occhi sgranati dallo stupore di un prodigio. Lui con lo sguardo sereno di chi c’è ancora e può stringere chi ama. Un padre e una figlia. Lo stesso cuore. (Roberto Puglisi)


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI