La bimba lanciata dal balcone e uccisa: madre in stato d'arresto

La bimba lanciata dal balcone e uccisa: la madre è in stato d’arresto

Indagini coordinate dal sostituto procuratore Rio e dall'aggiunto Ardita

MISTERBIANCO (CATANIA) – Una piccola vita spezzata, una famiglia piegata dal dolore e una comunità attonita. La Città di Misterbianco, comune della cintura metropolitana catanese, è sotto choc per la morte di Maria Rosa, appena sette mesi, lanciata nel vuoto dalla madre. Che l’ha fatta cadere dalla terrazza di una palazzina di via Marchese, nel dedalo di vie del centro cittadino.

La depressione

La donna, 40anni di età, da tempo soffriva di depressione post-parto. Non lavorava, ma allo stesso tempo si occupava del marito e dell’altro figlio. Quando è salita dal secondo al terzo piano, in casa c’era la suocera, che la assisteva perché il disagio psicologico della nuora destava particolare apprensione tra i parenti.

Il fatto è avvenuto circa alle 13:30 di oggi, mentre erano in corso le operazioni per il pranzo. Questione di attimi. Ed è stato proprio in quel momento che, probabilmente, la donna si è allontanata con la bambina in braccio per compiere un gesto irreparabile.

Sarebbero stati alcuni testimoni ad allertare immediatamente il 112. I carabinieri, assieme al personale del 118, hanno trovato la bambina in fin di vita riversa sull’asfalto. Durante il trasporto al Pronto soccorso, Maria Rosa però non ce l’ha fatta. Il padre, una volta appresa la notizia, ha accusato un malore ed è stato portato in ospedale.

I carabinieri

I militari hanno trovato la madre in casa e l’hanno presa subito in consegna. Attualmente è in stato di fermo per omicidio volontario aggravato. Il raggruppamento carabinieri per le investigazioni scientifiche ha già effettuato i rilievi sul luogo e valutato la possibile dinamica del gesto. Prima sono saliti in terrazza e poi sono scesi in strada per i rilievi del caso.

Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Catania Augusto Rio e dall’aggiunto Sebastiano Ardita, che si occupa, nello specifico, delle fasce più deboli.

Il dolore

Il sindaco Marco Corsaro ha fatto sapere al nostro giornale “che i servizi sociali comunali avevano già attenzionato il caso della signora”. E ha aggiunto: “Una situazione del genere impone silenzio, impone preghiera”. La giunta, intanto, sta valutando se proclamare il lutto cittadino.  

“La depressione post-parto non può essere trascurata, perché si rischiano questi gesti estremi”. Letizia, cugina del padre di Maria Rosa, è ancora incredula mentre tenta di razionalizzare quanto accaduto e darsi una risposta. Sono tanti i parenti accorsi in via Marchese. Lo sbigottimento è palpabile. Ed è il primo cittadino a dar loro supporto, mentre il traffico rischia di andare in tilt.

“La nostra famiglia non l’ha lasciata mai sola, la suocera era sempre con lei” aggiunge. “Aveva rifiutato la bambina sin dal primo giorno” racconta ancora Letizia. “Pensavamo che, col tempo, sarebbe guarita” conclude. Purtroppo, però, la tragedia è arrivata prima.


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