Monreale, Bagheria e Termini | Tutte le sfide dei ballottaggi - Live Sicilia

Monreale, Bagheria e Termini | Tutte le sfide dei ballottaggi

Ecco le sfide nei tre comuni che saranno chiamati al voto per i ballottaggi domenica 8 e lunedì 9 giugno per scegliere il proprio primo cittadino.

Amministrative nel Palermitano
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PALERMO – Sarà una due giorni di sfide elettorali quella che attende quasi 120.000 cittadini della provincia di Palermo. Sono infatti tre i comuni che domenica 8 e lunedì 9 giugno andranno al ballottaggio per scegliere il proprio sindaco, oltre che una fetta di consiglio comunale che dipende dal premio di maggioranza: Monreale, Bagheria e Termini Imerese.

Tre sfide che completeranno il quadro di questa tornata delle amministrative che in provincia di Palermo, in realtà, ha riguardato appena sei comuni (hanno eletto il sindaco due settimane fa Cinisi, Roccamena e Bompietro). Ma i “duelli” in programma serviranno anche a capire se il Pd farà l’asso pigliatutto, visto che ha un suo candidato in ognuno dei tre ballottaggi, o se il Movimento Cinque Stelle riuscirà a piazzare almeno la bandierina a Bagheria, dopo le magre figure rimediate negli altri centri al voto.

BAGHERIA. Partiamo dal Comune più popoloso ma soprattutto più in difficoltà, vista la dichiarazione di dissesto finanziario arrivata a metà maggio. A contendersi la fascia tricolore, nella città delle Ville, saranno il candidato del Pd Daniele Vella, vicino a Nelli Scilabra e Beppe Lumia, e quello pentastellato Patrizio Cinque. Entrambi hanno rifiutato gli apparentamenti, lasciando così alla porta il centrodestra (con l’Udc) che ha dovuto leccarsi le ferite dopo la bocciatura di Gino Di Stefano e Antonino Costa. Cinque parte leggermente favorito avendo ottenuto, al primo turno, il 24,6 % dei voti contro il 23,2 di Vella.

MONREALE Al primo turno il candidato del Pd, Piero Capizzi, è arrivato a sorpresa al 45%, seguito da Alberto Arcidiacono, giunto al 24,5. Sarà fra loro due il ballottaggio, con il primo che è stato il vincitore delle primarie di centrosinistra e il secondo che è il presidente uscente del consiglio comunale, sostenuto da Megafono, Ncd e Drs. Ma Arcidiacono, nei giorni scorsi, ha ottenuto anche l’apparentamento delle liste (tra cui Udc e Forza Italia) che hanno sostenuto il sindaco uscente Filippo Di Matteo, giunto terzo e quindi fuori dai giochi. Specie in Forza Italia non sono mancate le polemiche, con una nutrita pattuglia di candidati che ha rigettato l’apparentamento voluto dai vertici del partito. Non ha dato indicazioni di voto nemmeno il grillino Fabio Costantini.

TERMINI IMERESE Il sindaco uscente, Salvatore Burrafato, è arrivato a un passo dalla riconferma al primo turno, ma si è dovuto accontentare del 47% dei voti contro il 31 dello sfidante al ballottaggio Agostino Moscato. Il primo, candidato del Pd, avrà dalla sua ben otto liste mentre il secondo, oltre a un fronte trasversale che va da Sel a pezzi di centrodestra, potrà contare sull’appoggio del candidato Stefano Vitale. Anche qui il Movimento Cinque Stelle non ha dato indicazioni di voto.


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