Morisi verso l'archiviazione, una chat lo scagionerebbe - Live Sicilia

Morisi verso l’archiviazione, una chat lo scagionerebbe

Ora gli indagati potrebbero essere i due ragazzi presenti a casa dell'ex guru dei social di Salvini
INDAGINI
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L’indagine per cessione di stupefacenti a carico di Luca Morisi va verso l’archiviazione, come scrive il ‘Corriere della Sera’. Le conversazioni in chat su Grinderboy, un sito di incontri omosessuali a pagamento per uomini, dimostrano che non fu l’allora capo della comunicazione della Lega a cedere il Ghb, la “droga dello stupro”, ai due escort romeni con cui trascorse la notte del 14 agosto, ma furono loro a portarla a casa di Morisi.

Dalle chat si legge che Alexander, uno dei due ragazzi fermati, scrive “Ti portiamo G”. Per questo, come scrive il quotidiano, appena la procura di Verona riceverà l’esito delle analisi sul liquido sequestrato chiederà l’archiviazione del fascicolo.

L’avvocato Fabio Pinelli chiedeva da subito di ascoltare il proprio assistito perché pronto a dimostrare di non aver ceduto alcuna sostanza illecita. Ora, invece, è probabile che a essere indagato sia Alexander, denunciato – insieme a Petre, l’altro escort presente a casa Morisi – per il possesso del flacone di Ghb trovato dai Carabinieri. Dopo che Petre aveva accusato il cliente di averglielo ceduto, nell’appartamento in cascina a Belfiore (Verona) era scattata una perquisizione che aveva portato al ritrovamento di una modesta quantità di cocaina, compatibile con l’uso personale. Il 23 settembre Morisi comunicava di essersi dimesso dal proprio ruolo nella Lega a partire dall’inizio del mese per “questioni familiari“: tre giorni dopo la notizia della perquisizione e dell’indagine è diventata pubblica.


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