Addio Mamma Angela, colonna della tua casa. Te ne sei andata lo stesso giorno, otto anni dopo, di tuo figlio Daniele Discrede, assassinato durante una rapina, morto ammazzato senza verità e giustizia. E anche tu non hai avuto né l’una, né l’altra. Ma se c’è un Paradiso, esiste per te. Addio Mamma Angelina, eri una di quelle donne incrollabili che hanno un cuore coronato di spine, ma offrono un sorriso, ogni mattina, al mondo. Ti sei addormentata il 24 maggio, come il tuo ‘Dani’. Ma una parte di te era già morta con lui e non è un modo di dire. Muore sempre qualcosa nei genitori, quando muore un figlio.
E una parte di te era risorta, nel coraggio con cui avevi continuato. Ancora risuona la forza disperata del tuo appello: “Se qualcuno sa quello che è successo, se qualcuno conosce la verità, è arrivato il momento di raccontarla. Vi prego, vi scongiuro. Anche in forma anonima, anche con un sms, con una lettera”. Nessuno si è fatto avanti, in questa terra così dolce e così atroce. Dove c’è gente che toglie i figli alle madri. E dorme a piede libero.
Scriviamo nell’oggi che sta diventando ieri, nel 24 maggio, il giorno che ha legato per sempre madre e figlio. Era malata, Mamma Angelina, la situazione appariva difficile. Tuttavia, nessuno si aspettava un epilogo così rapido. Eppure, è accaduto. La madre chiude gli occhi nello stesso giorno del figlio, otto anni dopo, e ci sembra estraneo all’amore pensare che sia soltanto un caso.
La memoria corre, con il cordoglio, sui social, in un post apparso dopo la mezzanotte sulla pagina dedicata a Daniele Discrede: “Piantiamo speranza.. il motto di quest’anno nel ricordo di Dani! Grazie a chi ha partecipato a questa manifestazione simbolica , il futuro della legalità , onestà e solidarietà è in mano vostra .. coltivatela bene! Un saluto anche a te.. mamma Angela”.
Daniele fu ucciso in via Roccazzo, davanti a sua figlia, il 24 maggio del 2014. L’indagine è stata archiviata, per un omicidio che non ha avuto né verità, né giustizia. Mamma Angelina era andata avanti. Lei rappresentava, come raccontava Vito, l’indomito fratello di Daniele: “L’architrave della famiglia”. Chi ha frequentato i Discrede, persone perbene, ha calcolato l’esattezza di un lutto. Ora ci sono nuove lacrime che hanno bisogno di vicinanza. Ora possiamo sperare soltanto nel Paradiso e stringere in un abbraccio chi ha mostrato compostezza e fiducia, portando la sua croce. Addio, Mamma Angelina, ti ricordiamo con il tuo sorriso. (Roberto Puglisi)