PALERMO – La seconda sezione della Corte d’assise di Palermo ha assolto tutti gli imputati coinvolti nel processo sulla morte di Girolama Lopes la donna disabile, deceduta nell’aprile del 2005. Sul caso la Procura di Palermo aveva aperto un’inchiesta: all’epoca del decesso, infatti, la donna di 43 anni pesava appena 30 kg.
A provocare la morte di Girolama Lopes non concorsero né la presunta negligenza dei familiari né quella dei medici. Imputate nel procedimento le quattro sorelle della donna: Matilde, Rosalia, Marie e Teresa Lopes accusate di abbandono di incapace, per le quali il pm Fabiola Furnari aveva chiesto la condanna a quattro anni ciascuno. Le sorelle , infatti, si occupavano a turno della cura della donna disabile dalla scomparsa della madre.
Quattro anni e mezzo, invece, erano stati chiesti, invece, per Matilde Lopes ,accusata di truffa ai danni dell’Inps per aver percepito la pensione d’invalidità della sorella pur essendo decaduta la sua nomina di tutore nel 2003.
Imputati anche i due medici che seguirono la vittima: per entrambi il pm aveva chiesto la condanna a tre anni ciascuno per omicidio colposo. I due si occuparono di Girolama Lopes durante un ricovero al pronto soccorso dell’ospedale Cervello per dolori addominali. I due sanitari dopo aver sottoposto la donna a tutte le cure del caso la rimandarono a casa. L’indomani esattamente il 15 aprile si verificò, poi, la morte della donna.
La tesi dell’accusa, secondo cui le cause del decesso della donna, affetta da tetraparesi spastica e meningite, sarebbe stata la mancata cura da parte delle sorelle e dei medici, è stata rovesciata dagli avvocati difensori che hanno ottenuto la completa assoluzione di tutti gli imputati. In particolare Matilde Lopes, assistita dall’avvocato Ignazio Vicari, è stata assolta anche dall’accusa di truffa ai danni dell’Inps.