PALERMO- La dottoressa Luciana Savagnone, magistrato, presidente della sezione di controllo della Corte dei Conti, era nota per la sua serietà e per la sua umanità. La sua scomparsa è stata un lutto per coloro che la amavano e per tutti. Una ferita recente.
Il giusto premio dopo la scomparsa
La predisente Savagnone è stata premiata, dopo la sua scomparsa e nominata presidente aggiunto onorario della Corte dei Conti. Un provvedimento firmato dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e che decorre dal 6 gennaio del 2021, il giorno della sua morte. Un riconoscimento dovuto che vale per quello che racconta: una carriera spesa al servizio degli altri.
Il monito alla politica
Ricordiamo un celebre monito del 2014, nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario. La politica – disse la presidente Savagnone – non riesce a dare risposte concrete ai bisogni dei cittadini, occupandosi prevalentemente di se stessa e, sempre più spesso, sottraendo ricchezza al Paese, depredando nei più diversi modi, ed in questo la realtà supera spesso la fantasia, le risorse pubbliche che dovrebbero essere destinate alla crescita. Se i cittadini più sfortunati e più poveri spesso delinquono perché mossi dal bisogno, nessuna giustificazione può addurre colui che, essendo un rappresentante politico, è un privilegiato”.