Mostre, teatro e danza | Gli appuntamenti della settimana - Live Sicilia

Mostre, teatro e danza | Gli appuntamenti della settimana

Il teatro Biondo di Palermo

Una selezione di eventi fino al Natale per sapere cosa c'è da fare in città.

PALERMO – Ecco una selezione di appuntamenti della settimana a Palermo.

INCONTRI Oggi alle 18.00 quarto appuntamento di “Manifesta 12 Meet Up”, gli incontri informali con gli artisti promossi nell’ambito del programma culturale “Aspettando Manifesta”, con il collettivo artistico di Los Angeles “Fallen Fruit”. “Fallen Fruit” è il risultato di una collaborazione artistica iniziata nel 2004 da David Burns, Matias Viegener e Austin Young. Dal 2013, David e Austin hanno continuato a lavorare insieme al progetto. La prima iniziativa di Fallen Fruit è stata mappare tutti gli alberi da frutta cresciuti sul suolo pubblico di Los Angeles. In seguito, la collaborazione tra i due si è rafforzata al punto da arrivare a includere progetti seriali di arte pubblica, installazioni site-specific e happening in varie città del mondo. David e Austin lavorano sempre utilizzando la frutta come materiale o mezzo artistico, in quanto la loro pratica aspira a reinventare l’interazione pubblica con le aree urbane, le dinamiche comunitarie di una città e l’esperienza narrativa in tempo reale. L’insieme dei lavori di Fallen Fruit è incluso in una raccolta, ancora in fase progressiva di realizzazione, con fotografie, video, oggetti e documenti. Gli artisti racconteranno della loro attività profondamente legata alla ricerca e di come quest’ultima possa essere declinata nella città di Palermo. Alcuni esempi del loro approccio interdisciplinare saranno forniti attraverso il racconto di alcun lavori del passato, come “Public Fruit Jams” (2006-fino a oggi), un invito a trasformare in marmellata la frutta dei propri giardini durante attività improvvisate di social cooking. A fine serata, sarà possibile gustare un aperitivo a tema negli spazi del Caffè Letterario Garibaldi. L’evento si svolgerà principalmente in inglese e sarà trasmesso in diretta sull’account Facebook “Manifesta Biennial”.

Giovedì 21 dicembre alle 18.00 “Natale scoppiettante” con Sergio Vespertino al Punto Flaccovio (via Federico Garcia Lorca, 5). Brindisi, risate e taglio del panettone con gli autori della casa editrice, presenti nell’occasione. Aperto il bookshop per chiunque voglia acquistare il proprio regalo di Natale, con sconti speciali e firmacopie degli autori. Ingresso gratuito. Info: 091 6700686 (ore 9.00 – 13.00 e 14.00 – 17.00 dal lunedì al venerdì) o inviare una mail a eventi@darioflaccovio.it.

MOSTRE Dal 20 dicembre al 31 marzo 2018 “I CRAFT” a Palazzo Bonocore. Una mostra multimediale che mette a confronto l’artigianato tradizionale siciliano e le nuove tecnologie applicate ai medesimi campi, a cura di Lucio Tambuzzo. Durante l’inaugurazione di mercoledì 20 dicembre alle 18.00, l’associazione IDEA farà la scansione in stampa 3D del viso del sindaco Leoluca Orlando e di quello del musicista Roy Paci che diventeranno altrettanti volti di pupi siciliani. I CRAFT si srotolerà su diversi ambienti multimediali, tra esposizioni e installazioni. Gli artisti invitati propongono diverse e personalissime interpretazioni degli antichi saperi della tradizione secolare e delle loro espressioni iconografiche, con l’obiettivo di esplorare i nuovi codici estetici dell’oggi, secondo la poetica dell’Identità I ART. In mostra le sculture classiche digitalizzate in cloni ARTFICIAL, narrate attraverso installazioni multimediali curate da Francesco Ferla; stampe in 3D di IDEA e con tecniche tradizionali dell’artista ericina Daniela Granata, che indaga le possibilità della scrittura legata alla memoria; personaggi, barche, vere scene di vita marinara, negli ultimi lavori realizzati da Agostino Prestigiacomo con l’antica tecnica dell’intreccio in corda di Manila; TraMARE, esperienza sensoriale, ambiente immersivo total red di simil-coralli in plastica riciclata, realizzato da Rosa Vetrano, vero atto d’accusa contro l’inquinamento dei mari; i tavolini decorati con elementi iconografici della pittura dei carretti siciliani, firmati dalla catanese Alice Valenti (autrice dei famosi frigoriferi SMEG realizzati da Dolce&Gabbana); le installazioni legate ad usi quotidiani che occhieggiano le luminarie, di Domenico Pellegrino; le barche dipinte all’interno e nello scafo, di tradizione marinara catanese, realizzate con precise tecniche pittoriche da Salvatore Finocchiaro, l’ultimo Pingisanti di Acitrezza; e strutture di barche realizzate dall’ultimo mastro d’ascia di Acitrezza, Giovanni Rodolico; pupi palermitani e catanesi della collezione di Mimmo Cuticchio; e rivisitazioni pop delle teste dei nuovi pupi di Roberto Lo Sciuto; opere di video arte di Emilio Orofino. La mostra I CRAFT è prodotta da I WORLD, con la collaborazione di Dario Russo e Francesco di Paola del Dipartimento di Architettura dell’Università di Palermo.

TEATRO Fino a sabato 23 dicembre in scena “Re Lear” al Teatro Biondo (Sala Grande) per la stagione Sovrani e Impostori. Regia e adattamento di Giorgio Barberio Corsetti. Sulla scena Ennio Fantastichini. Giorgio Barberio Corsetti incontra Shakespeare. In linea con il suo percorso di sperimentazione, orientato alle nuove tecnologie e alla drammaturgia itinerante, Corsetti si immerge nella scrittura del bardo a partire dalla ricerca dell’immagine come elemento scenografico e drammaturgico nel tentativo di padroneggiare il futuro nel presente. Il tempo di questo Lear è adesso, in un mondo fluttuante dove l’economia e la finanza slittano da una crisi all’altra. Lear vuole ritrovare la giovinezza perduta, abbandonare le cure del regno, il peso delle responsabilità, poter vagare con i suoi cavalieri da un palazzo all’altro e occuparsi solo del proprio piacere. Allo stesso tempo, vuole essere amato, perché pensa che il sentimento delle figlie sia una garanzia, un investimento che gli permetterà di vivere spensierato in una seconda giovinezza. Il Re Lear è una tragedia di padri e figli. Lear e le sue figlie, Gloucester ed i suoi figli. I padri fraintendono i figli, i figli tradiscono i padri. Oppure li salvano: paternità e eredità, trasmissione ed usurpazione, passaggio di potere ridotto ai termini essenziali. Nel corso dello spettacolo il paesaggio si deforma, dalla favola si passa all’incubo: un viaggio verso le tenebre. Barberio Corsetti immagina il suo spettacolo diviso in tre parti come il regno di Lear: il dramma delle due famiglie, Lear e Gloucester, fatto di interni in cui il pubblico avrà un ruolo attivo; la tempesta, la natura che si confonde con la mente, dove la scena perde i contorni della realtà; la guerra che arriva come una battaglia di soldatini, in cui un re dovrebbe essere salvato dalla figlia che ha cacciato, ma perde lasciando al potere la necessità di ricostituirsi intorno ad un nuovo personaggio. Biglietti acquistabili al botteghino del teatro. Info e orari spettacoli: 091 7434341.

Dall’1 dicembre al 24 febbraio in scena “Papà alla Coque” con Sergio Vespertino al Teatro Agricantus (via Nicolò Garzilli, 89) con le musiche di Pierpaolo Petta. Quella del padre di famiglia può passare dal tragico al comico in un istante, sotto la spinta di una visionaria e buffa metamorfosi. A tal punto che, al suo cospetto, lo scapolo impenitente diventa una sorta di icona esorcistica. Che non conosce borse sotto agli occhi, insonnie procurate; al riparo da pianti inconsolabili, poppate notturne. Cosa ne deriva? Il matrimonio viene sempre più visto come una trappola crudele, che alterna all’euforia incosciente del giorno solenne dell’unione, un lutto perenne. Con il corredo di crisi cicliche, di esaurimenti alla porta. Ma non tutto è perduto, almeno secondo Vespertino. Il quale, come è ormai suo costume, prendendo le mosse dagli anfratti del più bieco quotidiano, e pigiando sul pedale dell’ironia e dell’autoironia, in questo suo spettacolo ha fatto dell’irruzione di un figlio il punto di non ritorno della vita famigliare. Quando cioè ogni cosa non è più come prima: tutto diventa piccolo, dalla casa alla macchina, e l’accettazione iniziale può diventare una nuova e benefica condizione. Il presupposto necessario per riscoprire le gioie di ogni giorno, il sorriso spontaneo e genuino. Il tutto, immerso in una temperie di sano umorismo e di poetici abbandoni. Info e biglietti: tel. 091 309636.

DANZA Fino al 28 dicembre in scena al Teatro Massimo “La bella addormentata”, balletto su musiche di Čajkovskij su coreografia di Matteo Levaggi. Sul palco, l’orchestra e il corpo di ballo del Teatro Massimo. Secondo, per cronologia di composizione, dei tre balletti di Pëtr Il’ič Čajkovskij, il balletto giunse in Italia nel 1896 al Teatro alla Scala di Milano mentre nel 1899 arrivò al Teatro Bolshoi a Mosca. I biglietti si possono acquistare online o alla biglietteria del Teatro Massimo (dal martedì alla domenica dalle 9.30 alle 18.00 e nei giorni di spettacolo a partire da un’ora prima dell’inizio) oppure telefonicamente al numero 091 8486000 tutti i giorni dalle 9 alle 20.

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