L'architetto col pallino dell'ecologia | Chi è Claudia Mannino - Live Sicilia

L’architetto col pallino dell’ecologia | Chi è Claudia Mannino

Claudia Mannino

Nel suo curriculum l'attenzione verso i temi ambientali e lo smaltimento rifiuti. Anche per lei l'amarezza delle Amministrative 2012 di Palermo, poi l'elezione a Montecitorio.

I coinvolti nell'inchiesta firme false
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PALERMO – Il sito specializzato ‘Openpolis’ la piazza al 46esimo posto per indice di produttività nella classifica dei 630 deputati. Claudia Mannino, 38 anni, laureata in Architettura con una tesi sul recupero ambientale delle cave di tufo marsalesi, e con un master in ‘Economia e gestione dell’innovazione nelle Piccole e medie imprese’, è stata eletta a Montecitorio nel 2013 dopo il boom del Movimento cinque stelle alle Politiche. Nel suo curriculum diverse esperienze di progettazione. Anche per lei, come per diversi altri nomi coinvolti nell’inchiesta sulle firme false, prima dell’elezione a Roma era arrivata l’amarezza delle Amministrative 2012: la candidatura al consiglio comunale di Palermo e il mancato raggiungimento della soglia di sbarramento del cinque per cento. In quella elezione Claudia Mannino, nativa di Carini, considerata nel gruppo dei deputati nazionali vicini a Riccardo Nuti, raccolse 85 voti.

Componente dell’ufficio di Presidenza della Camera, Mannino fa parte anche della commissione Ambiente e della neonata commissione che indaga sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie. In oltre tre anni  e mezzo di attività parlamentare ha all’attivo sette disegni di legge presentati come primo firmatario: i temi sono quelli dell’ambiente e dei rifiuti rifiuti, ma anche urbanistica e disciplina degli incarichi nelle pubbliche amministrazioni. La sua firma è in testa a 12 interpellanze parlamentari, quasi tutte riguardanti l’urbanistica, l’ambiente e i rifiuti: i suoi campi d’azione.

“Credo che tra gli intenti degli eletti deve assolutamente esserci quello della condivisione/formazione delle conoscenze con gli altri attivisti durante il mandato – diceva Mannino nel corso delle Parlamentarie per l’individuazione dei candidati alle Politiche del 2013 – sia per non coltivare personalismi sia soprattutto per non lasciare un vuoto a fine mandato”. Nelle sue parole anche un auspicio: “Magari … chissà … un giorno potremo aggiungere/sostituire al limite dei due mandati quello dell’autodimissione un giorno prima di aver maturato i mesi necessari per un parlamentare per avere diritto ad una ‘indegna’ pensione oppure eliminare questo assurdo privilegio”.


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