PALERMO – Ci saranno tempi contingentati all’Assemblea regionale siciliana per la discussione della mozione di sfiducia al presidente della Regione, Renato Schifani. La seduta di Sala d’Ercole è prevista per martedì 2 dicembre.
La mozione di sfiducia il 2 dicembre all’Ars
Bandiera a scacchi alle 14 ma tutta la ‘gara’ dovrà concludersi entro cinque ore. La mozione di sfiducia a Schifani, depositata da Pd, M5s e Controcorrente, è stata ufficializzata in aula, nel corso di una breve seduta ‘tecnica’ presieduta dal vice presidente di Sala d’Ercole Nuccio Di Paola. Secondo quanto prevede lo Statuto della Regione, infatti, la mozione di sfiducia può essere discussa “dopo almeno tre giorni” dalla presentazione. La mossa è stata attuata martedì dalle opposizioni, quindi per oggi era necessario convocare una seduta straordinaria e dare conto in via ufficiale del documento con il quale Pd, M5s e Controcorrente proveranno ad are la spallata al governo.
Mozione di sfiducia, tempi contingentati
Tre delle cinque ore stabilite dalla conferenza dei capigruppo per l’esame della mozione di sfiducia saranno dedicate agli interventi dell’opposizione mentre le restanti due ai deputati di maggioranza, alla replica del governatore e alle operazioni di voto. La votazione da parte dei settanta deputati avverrà per appello nominale.
Sicilia, cos’è la mozione di sfiducia e cosa prevede lo Statuto
La mozione di sfiducia al presidente della Regione, documento con il quale il Parlamento può far cadere l’intero governo, è contemplata dall’articolo 10 dello Statuto. La ‘Carta’ regionale prevede la maggioranza assoluta dell’Assemblea perché si possa considerare approvato il documento. la mozione deve essere presentata da almeno un quinto dei deputati e messa in discussione “dopo almeno tre giorni dalla sua presentazione”. In caso di approvazione si procede, entro i successivi
tre mesi, “alla nuova e contestuale elezione dell’Assemblea e del presidente della Regione”.
Finanziaria avanti in commissione Bilancio
Il dibattito sulla mozione di sfiducia si incrocerà, quindi, con la sessione di bilancio. La seconda commissione di Palazzo dei Normanni, presieduta da Dario Daidone, prosegue l’esame della legge di stabilità. Nella seduta di oggi, alla presenza dell’assessore all’Economia Alessandro Dagnino, sono state approvate le norme in materia di tassa automobilistica regionale e gli interventi in favore degli enti locali. Ritirato invece l’articolo 10, che prevedeva misure di contrasto al disagio sociale con uno stanziamento di un milione di euro.
La commissione martedì aveva approvato le norme sulle liste di attesa nelle aziende sanitarie e i fondi per il bacino ex Pip Emergenza Palermo. Nella legge di stabilità anche gli aiuti previsti per combattere i dazi e favorire l’export, come ricordato oggi da Schifani ad un convegno di Confragricoltura.

Geraci (Lega) saluta la commissione Antimafia
Nel corso della seduta di oggi a Sala d’Ercole, inoltre, Di Paola ha comunicato un nuovo addio alla commissione parlamentare Antimafia presieduta da Antonello Cracolici. Dopo l’autosospensione da parte del capogruppo Dc Carmelo Pace, coinvolto nell’inchiesta per corruzione che ha investito anche l’ex leader della Democrazia cristiana Totò Cuffaro, il capogruppo della Lega, Salvo Geraci, ha annunciato le sue dimissioni da componente dell’organismo.

