Mpa, scoppia il caso Di Stefano: | "Sicilia e-Servizi non c'entra" - Live Sicilia

Mpa, scoppia il caso Di Stefano: | “Sicilia e-Servizi non c’entra”

L’Mpa perde pezzetti e nel partito del governatore siciliano cominciano a volare gli stracci. Nel bel mezzo di una difficile trattativa tutta interna alla maggioranza di Palazzo dei Normanni, che dovrebbe decidere la sorti dell’esecutivo e i futuri assetti della politica siciliana, scoppia il caso di Giovanni Di Stefano, segretario nazionale dei giovani autonomisti, che in polemica con Raffaele Lombardo sbatte la porta e se ne va aderendo a Noi Sud di Arturo Iannaccone, ex deputato dell’Mpa.

Un comunicato, nel pomeriggio di ieri, ha annunciato la fuoriuscita dal movimento autonomista: “Io ho commesso un grave torto – si legge nella nota – essere un giovane con la propria testa e non un servo sciocco. Io, come tanti, ho creduto in un sogno, che con grande maestria mi è stato instillato da lui: Raffaele Lombardo”. Non si è fatta attendere la reazione piccata dei vertici dell’Mpa, che poche ore dopo hanno scritto: “Il signor Giovanni Di Stefano non può lasciare il partito per la semplice ragione che ne è stato allontanato da oltre un anno per inefficienza ed incapacità”.

Uno scambio di accuse e invettive che, secondo alcuni, nasconderebbe in realtà ben altro. Di Stefano aveva un contratto con Sicilia e-Servizi che non è stato rinnovato e questo, stando ad alcune voci, potrebbe essere uno dei motivi della rottura. “Non c’entra assolutamente nulla – dice Di Stefano a Livesicilia – io ho avuto un contratto a progetto, e non da dirigente, con Sicilia e-Servizi Venture che è scaduto lo scorso settembre. Ma io sono un professionista affermato, che lavora in tutta Italia. Non ci poteva essere un’assunzione”. E sulla reazione del suo ex partito, aggiunge: “E’ partita la macchina del fango: non potendo controbattere con argomentazioni, usano questi mezzi. Telefonate da Lombardo? No, non mi ha chiamato nessuno”.

La domanda però sorge spontanea: Noi Sud le ha offerto qualcosa? “Assolutamente nulla, non ho chiesto nulla o preteso alcunché. Con Iannaccone c’è un rapporto pregresso”. E sulla possibilità che una parte del giovanile dell’Mpa lo segua, aggiunge: “Quattro segretari regionali, che avevano sostenuto la mia candidatura, faranno a breve dei comunicati per annunciare il loro passaggio a Noi Sud”.


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