MESSINA- La procura di Messina ha aperto un’inchiesta sulla morte di un’anziana di 74 anni, Maria Mancuso, deceduta sabato nell’ospedale Papardo (nella foto), dov’era giunta dopo essere stata ricoverata in altri due nosocomi della provincia. Secondo la denuncia presentata dal marito alla polizia, lo scorso 22 agosto la donna era caduta nel giardino della sua abitazione di Capo d’Orlando e accusava un dolore alle gambe. Accompagnata all’ospedale di S.Agata Militello, era stata ricoverata con una diagnosi di frattura del femore e l’indomani era stata sottoposta ad un intervento chirurgico. Ma non si era svegliata dall’anestesia ed era stata quindi trasferita in rianimazione all’ospedale di Patti. Da qui, dopo 9 giorni di degenza, era stata trasferita all’ospedale Papardo di Messina, dov’era stata ammessa nel reparto di Neurologia ed è morta 36 giorni più tardi. Il sostituto procuratore Margherita Brunelli ha già disposto ai carabinieri il sequestro delle cartelle cliniche nei tre ospedali.
In merito alla vicenda, è giunta una nota dell’azienda ospedaliera “Papardo”. “La paziente dopo essere stata trattata presso l’ospedale di S.Agata Militello e trasferita il 22/8/2012 presso la S.C. di Rianimazione dell’Ospedale di Patti – si legge nella nota – viene ricoverata presso il P.O. Papardo S.C. di Neurologia l’ 1/9/2012 con la Diagnosi ‘Coma vigile’, e precisamente la paziente si presentava con una tetraplegia ai quattro arti. Le condizioni della paziente si presentavano già gravissime al momento del ricovero. Nonostante le cure praticate non vi è stata ripresa delle funzioni encefaliche ed a causa di aggravamento dell’edema determinato dalla grave ischemia cerebrale la paziente giunge all’exitus”.