PALERMO – ”Vincenzo Profeta non era né obeso, né cardiopatico”. Lo precisa l’avvocato Emanuele Maggio che assiste i familiari dell’uomo deceduto il 16 maggio scorso, nel Policlinico di Palermo dopo essere stato sottoposto a una tracheotomia d’urgenza. Secondo indiscrezioni due medici dell’ospedale, un otorino e un chirurgo, sarebbero stati iscritti nel registro degli indagati.
Muore dopo una tracheotomia | Il legale: “Non era cardiopatico”
La nota dell'avvocato Emanuele Maggio, che assiste i familiari dell'uomo deceduto il 16 maggio al Policlinico.
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