Muore a 63 anni durante un esame con mezzo di contrasto

Muore a 63 anni durante un esame con mezzo di contrasto

Dopo la tragedia è stata aperta un'indagine interna

Un esame diagnostico di routine si è trasformato in dramma all’ospedale civile di Guastalla (Reggio Emilia). Luca Bonazzi, 63 anni, residente a Novellara, è deceduto mercoledì 6 agosto mentre si sottoponeva a un accertamento clinico che prevedeva la somministrazione di un mezzo di contrasto.

Secondo una prima ricostruzione, subito dopo l’iniezione il paziente ha accusato un malore improvviso. Nonostante gli interventi di rianimazione messi in atto dal personale sanitario, per lui non c’è stato nulla da fare.

L’Azienda USL IRCCS di Reggio Emilia, con una nota ufficiale, ha spiegato di aver attivato immediatamente le procedure previste in caso di eventi avversi in ambiente ospedaliero.

“L’esame era indicato e il mezzo di contrasto utilizzato era autorizzato – si legge nel comunicato –. Gli interventi d’emergenza sono stati tempestivi e condotti nel rispetto delle linee guida cliniche, con il coinvolgimento di tutti i referenti sanitari interni”.

Muore dopo mezzo di contrasto, aperta indagine interna

Come da prassi in situazioni simili, è stata aperta un’indagine interna e programmata un’autopsia clinica, concordata con la famiglia, per stabilire con precisione le cause del decesso. L’esame dovrà chiarire quale complicanza abbia portato alla morte, vanificando ogni tentativo di soccorso.

La scomparsa di Luca Bonazzi ha lasciato sgomenta la comunità di Novellara, dove era figura conosciuta e stimata. L’Ausl ha espresso cordoglio e assicurato “massima trasparenza nella gestione del caso”, garantendo supporto ai familiari.

Il mezzo di contrasto è una sostanza utilizzata in diversi esami diagnostici – come TAC, risonanze magnetiche e alcune radiografie – per rendere più visibili organi, vasi sanguigni e tessuti altrimenti difficili da distinguere nelle immagini.

Sebbene i prodotti impiegati siano autorizzati e sottoposti a rigorosi controlli di sicurezza, in rari casi possono provocare reazioni avverse, che vanno dalle lievi manifestazioni cutanee a episodi più gravi, come shock anafilattico o problemi cardiovascolari.

Per questo motivo la somministrazione avviene sempre sotto la supervisione di personale sanitario, pronto a intervenire in caso di emergenza. Il personale medico informa il paziente su rischi e benefici prima dell’esame.
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