PALERMO – La vicenda Muos di infittisce. Il radar in fase di realizzazione a Niscemi rispetta gli standard di sicurezza e salute: secondo il Consolato Usa di Napoli, il Muos deve andare avanti. Sul sito della delegazione statunitense si legge infatti “Siamo nelle condizioni di poter assicurare che l’installazione MUOS in Italia rispetterà gli stessi rigorosi standard in materia di sicurezza e salute applicati alle installazioni presenti negli Stati Uniti”. Eppure nei giorni scorsi la Regione Sicilia ha inviato un funzionario con il provvedimento di revoca delle autorizzazioni per la realizzazione del sistema radar: la decisione l’aveva presa la Giunta, ma i militari della base Nato di Sigonella l’ahhno rifiutato.
Secondo quanto si apprende dal comunicato pubblicato nel sito ufficiale del Consolato “Gli studi dimostrano anche che il MUOS non inteferirà con i sistemi di comunicazione dell’aeroporto di Comiso. Inoltre, il sito MUOS alle Hawaii, operativo dal 2009, si trova a meno di 20 KM dall’aeroporto internazionale di Honolulu, e non è stata registrata alcuna interferenza con le attività aeroportuali.” E se l’aeroporto non subirà alcuna ripercussione, anche i livelli di esposizione ai campi elettromagnetici saranno sotto controllo “Abbiamo ribadito il nostro impegno a condurre un monitoraggio continuo e a trasmettere tutti i risultati all’ARPA Sicilia attraverso canali di comunicazione dedicati”.
Le rassicurazioni della delegazione statunitense però non sembrano fermare le tensioni: tra ieri e oggi il presidio del Movimento No Muos ha bloccato i cancelli di accesso al sito in contrada Ulmo, a Niscemi e gli attivisti temono l’uso della forza da parte dei militari Usa. Gli americani però ci tengono a ricordare il legame tra il loro paese e la Sicilia: “Gli Stati Uniti sono inoltre impegnati a mantenere gli eccellenti rapporti già esistenti con le autorità siciliane e con la comunità locale e, quali membri responsabili della comunità locale, a preservare un ambiente sicuro presso il sito del MUOS”.