Musumeci: "Dimissioni? Macchè... governerò fino all'ultimo"

Musumeci: “Dimissioni? Macchè… governerò fino all’ultimo”

Commenti

    Perfetto, ora sottoscrivi un nuovo ideale patto con i siciliani togliendoti dalle scatole. E soprattutto porta con te quella massa di saltimbanchi che ti circonda capaci solo aspettare il 27 di ogni mese.

    GRANDE PRESIDENTE. NON FARCI MANCARE LA TUA NULLITUDINE!

    Figurati TUTTI con SUPERATTAK nelle braghe…. non hanno lidi seri…

    l’ex Onorevole Cuffaro l’hanno arrestato dopo che l’ARS ha approvato il Bilancio della Regione Sicilia, viste le dichiarazioni del NELLO dovrebbe dare le dimissioni il giorno dopo, solo per coerenza con se stesso.

    In tanti abbiamo creduto alla rivoluzione perbene di Musumeci, sia pure con le perplessità che, sin da subito, destarono alcune figure che lo affiancavano nei suoi propositi di rinnovamento della Sicilia.

    Uomini e donne che, avendo già dato prova inconfutabile della loro incapacità di governare, si proponevano al suo fianco come opportunità di rinascita;
    sovveniva allora spontanea la domanda: “ma rinascita da chi, da loro stessi ? “

    Ciononostante la maggior parte dei siciliani soverchiò i propri dubbi con abbondante credito di fiducia concesso a Musumeci.

    Chi per decenni ha contrastato culturalmente (e non solo) il cuffarismo, il lombardismo, rinunciando per serietà e lungamente al canto delle loro sirene, vide nell’elezione di Musumeci la tanto agognata opportunità di un riscatto etico e politico, di cui però ad oggi ahimè non v’è traccia.

    Musumeci ed i suoi colonnelli catanesi, palermitani, agrigentini etc. hanno dato,
    a mio giudizio (ma assai condiviso), una pessima prova di se stessi e, se di cambiamento non v’è traccia, la responsabilità è da ricercare in loro stessi piuttosto che nei loro alleati di cui comunque si è sempre diffidato.

    Nessuna traccia di rinnovamento è rinvenibile nell’operato dei parlamentari di riferimento del Presidente, dei suoi più stretti collaboratori, dei suoi consiglieri, dei suoi luogotenenti;
    piuttosto essi hanno dato prova di scarsa sensibilità politica, di assolutismo ed anche di tracotanza, come spesso fa chi ottiene il potere non avendone mai avuto la disponibilità.

    Gli uomini del presidente si sono rivelati tra i più sordi di tutta la scena parlamentare siciliana e, ancorché anagraficamente giovani, sono risultati più vecchi dei loro “vecchi alleati” con cui, obtorto collo, hanno finto di condividere loro malgrado la campagna elettorale di quattro anni fa.

    Si fatica a non sorridere nel sentire parlare con enfasi militare di disertori.

    Ma di quali disertori parla il presidente?

    Se diserzione c’è stata, farebbe bene a cercarla introspettivamente, e non lo dico ovviamente in chiave “nostalgica”, ma proprio in quell’ottica di cambiamento che si è rivelato inesistente.
    I fatti si sono incaricati di dimostrare che l’annunciata rivoluzione in chiave futuristica è stata un autentico bluff.

    In ultimo, lo scenario allestito da Musumeci nelle ultime settantadue ore assume non i contorni ma l’esatta sostanza del ridicolo.

    L’immagine appare, e lo dico con rispetto, come quella di un pugile suonato, estraneo ed insensibile non solo ai deputati dell’ARS ma all’amarezza dei Siciliani che gli hanno dato fiducia, al quale non resta altro che abbracciare l’avversario in attesa del suono liberatorio del gong.

    Peccato che alla fine dell’incontro assieme ai tifosi dell’ultima ora, mancheranno anche quelli di sempre.

    Conpermesso.

    P.S. Auspico che il “senso di imparzialità” della redazione di Live Sicilia non cestini le perplessità di un sostenitore di Musumeci

    Eccellente analisi

    ma che dite non si dimettera’ sicuramente ha altri progetti da approvare x la citta’ di catania.

    Ha una bella occasione per riscattarsi dalle fesserie fatte fino ad ora mi ascolti vada a casa.

    Farebbe meglio a tacere. Il silenzio ha volte è più dignitoso

    Veramente aveva detto che lasciava…

    Sciascia nel suo famoso famoso romanzo aveva ragione a classificare gli uomini, basta guardare questa politica

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