PALERMO – “Se volessi potrei portare nella maggioranza alcuni deputati dell’opposizione come fece il mio predecessore, ma non lo farò: non è tempo di mercato nero, ognuno rimanga al proprio posto”. Così il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, intervistato da Trm. “Che non abbiamo una maggioranza è risaputo, io per primo l’ho detto – ha affermato Musumeci – ed è colpa di una legge elettorale che non consente al presidente eletto dal popolo di avere una maggioranza”. E rispondendo ai problemi che il governo potrebbe avere proprio in Parlamento sulla manovra di bilancio che dovrebbe approdare in aula a breve, Musumeci ha detto: “Ho governato la Provincia di Catania senza avere una maggioranza: se l’opposizione vuol dire no lo faccia a viso aperto senza ricorrere al voto segreto, se c’è chi vorrà votare le proposte del governo lo faccia alla luce del sole”.
Sui documenti contabili, non ancora trasmessi all’Ars quando mancano pochi giorni alla scadenza dell’esercizio provvisorio, il presidente ha sottolineato: “Il bilancio non è mai stato approvato a marzo che io ricordi e a volte si è arrivati anche a giugno quindi siamo assolutamente in tempo per un governo che ha trovato soltanto fogli di carta bianca in materia finanziaria, non abbiamo trovato un solo documento da cui ricavare poi il testo del nuovo strumento contabile”. “Credo – ha concluso – che il bilancio si possa votare in due-tre giorni se c’è la buona volontà e non si fanno ostruzionismi. E’ una finanziaria asciutta di 32-33 norme essenziali”.
Il presidente della Regione pensa anche al dopo-Sgarbi e lavora al nome nuovo, pensando a una figura tecnica per la guida dell’assessorato ai Beni culturali, ora in mano al critico d’arte. “Penso a un assessore tecnico – dice Musumeci – perché credo ci sia bisogno di un profondo conoscitore dei beni siciliani come è del resto il prof. Sgarbi che però andrà a fare il deputato fra qualche giorno”. Aggiunge Musumeci: “Mi orienterò su una figura tecnica, peraltro non c’è pressione alcuna in questo senso nè io ho pensato di volerlo assegnare a questo o a quel partito”. “Sarà un assessore al di sopra delle parti, e sono certo di quel che dico – conclude Musumeci – che darà impulso, con una presenza maggiore, all’assessorato”.
Sgarbi però gela Musumeci: “O ministro oppure resto assessore”.