CATANIA – “Qualche mese fa mi ha invitato Giorgia Meloni alla loro festa. Sono andato ma non significa che sia diventato di Fratelli d’Italia. Ieri mi ha invitato la Lega e sono andato, è un problema di galateo. Da una vita sono al mio posto e sto bene dove sto”. Lo ha detto a Catania il Presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, e leader del movimento Diventerà bellissima, all’indomani del suo intervento al raduno della Lega a Pontida. “La Lega – ha aggiunto il governatore – è stata ed è una forza di coalizione, e non dimenticate che è stata una delle prime forze politiche a dire sì alla mia candidatura alla Regione”.
Sulle alleanze in vista del voto per le Europee del 2019, Musumeci ha anticipato che come “abbiamo fatto alla vigilia delle politiche ed il congresso scelse di fare una alleanza elettorale con Fdi, terremo un congresso subito dopo l’estate per decidere assieme con gli iscritti cosa si dovrà fare”. “Una cosa però è l’alleanza strategica per una consultazione elettorale – ha sottolineato Musumeci – un’altra cosa è l’autonomia di una forza politica che vuole restare autonoma come Diventerà bellissima”.
E parlando del suo intervento a Pontida, Musumeci usa l’ironia: “Temevo di essere linciato ed invece c’è stato un applauso fragoroso. O erano tutti siciliani e meridionali o si sono convinti anche loro che la competizione non si fa tra nord e sud Italia. Ma si fa tra l’Italia e le altre potenze europee. Ieri è stata una giornata calda, ricca di verde – ha aggiunto il governatore dell’Isola – e mi è piaciuto il contesto, ma noi non abbiamo nulla da invidiare. Ho spiegato agli amici e ai militanti della Lega che il Nord senza la Sicilia e senza il Sud non va da nessuna parte”.
E sui migranti: “Noi riteniamo che l’onere dell’accoglienza dei profughi, quindi di chi scappa da una persecuzione, da una carestia o da una guerra, debba essere di tutti i Paesi europei. Il trattato di Dublino deve assolutamente essere superato. Non può essere la geografia – ha aggiunto il governatore – a dare le indicazioni di chi soccorre i profughi in mare, deve essere una condivisa responsabilità da parte di tutti i Paesi”. “Dividiamoci dunque l’onere di accogliere i profughi – ha detto Musumeci – evitiamo che arrivino dal mare: l’Europa ricca e opulenta intervenga in quelle terre per portare crescita, sviluppo, competenze professionali, tecnologia e progresso e porre fine a questo ignobile mercato di carne umana – ha concluso il governatore della Sicilia – che si opera da tanto, troppo tempo nel mare Mediterraneo”.